Tutti pazzi di Zaniolo. La Roma giallorossa si e’ innamorata del suo nuovo campione, al punto che sui social piu’ di un tifoso ha chiesto che venga assegnata al figlio d’arte la maglia numero 10, quella che nessuno ha piu’ ‘osato’ indossare dal giorno dell’addio di Francesco Totti. Al quale il ragazzo ha chiesto di non essere paragonato, “perche’ lui e’ proprio un’altra cosa, e poi io ancora non ho fatto niente”, e che e’ l’idolo anche di sua madre, la romana Francesca Costa che quando ha visto per la prima volta il Capitano da vicino, accompagnando il figlio a Trigoria, si e’ messa a piangere per l’emozione.
Nicolo’ vive questa situazione con la spensieratezza dei suoi 19 anni, e ieri ha festeggiato la bella prestazione, e il gol, in Roma-Torino, con una serata in discoteca alla moda nella zona di Villa Borghese, frequentata di solito da ragazzi piu’ o meno della sua eta’: lui ci e’ andato con amici fra i quali il compagno di squadra Luca Pellegrini e quello di nazionale under 20, ed ex giallorosso, Gianluca Scamacca, in cerca di sistemazione dopo essere rientrato dall’Olanda dove il Sassuolo l’aveva prestato al Pec Zwolle. Il nuovo beniamino dei supporter romanisti si e’ prestato volentieri per selfie e autografi, fermandosi ben oltre la mezzanotte. In molti gli hanno chiesto di rimanere a lungo dalle parti di Trigoria.
Di Zaniolo, mentre nella Milano nerazzurra ancora si mordono le mani per averlo ceduto cosi’ a cuor leggero dopo la bella stagione disputata in Primavera, ha parlato il ct azzurro Roberto Mancini, che ieri lo ha seguito dal vivo all’Olimpico.”: “Zaniolo? Qualcuno, forse come battuta, mi ha detto che ero matto e che chiamavo gli sconosciuti – ha raccontato il ct durante un evento dedicato alla memoria del ciclista Michele Scarponi-. Ma di quel ragazzo gia’ sapevo qualcosa e l’ho voluto vedere dal vivo. Mi sembra che i fatti mi diano ragione. Contro il Torino gli ho visto fare un gran gol ed e’ stato il migliore in campo”. Ecco allora che anche Mancini, dopo Di Francesco, gli dara’ fiducia chiamandolo per i primi impegni delle qualificazioni ad Euro 2020: la ‘giovane Italia’ ha bisogno di questo ragazzo paragonato anche a vincitori di Palloni d’Oro, come Zidane e Kaka’. Ma adesso serve soprattutto rimanere con i piedi per terra come gli dicono sempre papa’ Igor, ex attaccante di Cosenza e Messina, e nonno Centurio, al quale e’ legatissimo.