“La Sicilia e’ una realta’ dove il centrodestra e’ stato molto forte, una di quelle dove bisogna recuperare la fiducia degli elettori. C’e’ gia’ un opera di rinnovamento in corso e l’ospitalita’ che oggi qui ci offre Gianfranco Micciche’ e’ importante. Da qui iniziamo a rinnovarci, iniziamo dalla Sicilia un lungo giro per l’Italia”. Parla da Palermo, Stefano Parisi, impegnato nel rilancio organizzativo e politico di Forza Italia. Ed è convinto che “occorre iniziare dai contenuti piu’ che dalle alchimie di partito”. “Occorre trovare – dice – persone nuove e proposte nuove, con queste premesse ci troveremo bene anche sui programmi”. L’ex dg di Confindustria ha un gran lavoro da fare e non solo per ricostruire Forza Italia o quel che è rimasta – e non solo – ma soprattutto per contrastare la vecchia guardia azzurra che di Parisi leader non ne vogliono sentir parlare. Uno fra tutti, Renato Brunetta. “Sto dando un importante contributo di rinnovamento, credo sia necessario un rinnovamento del centrodestra, in particolare della parte piu’ moderata che ha perso negli ultimi anni dieci milioni di voti -evidenzia Mr. Chili -. Forza Italia e’ stato un partito importante in Italia, ha governato per molti anni, oggi e’ diventato una forza di opposizione spesso urlata, invece deve tornare ad essere una forza di governo affidabile”.
In altri termini, “Forza Italia deve cambiare molto perché per anni è stata trainata da Berlusconi che l’ha fatta crescere in modo straordinario per la sua capacità di interpretare la gente, altri non hanno questa capacità”. E “io non sarò sicuramente come lui, dobbiamo fare una squadra con persone ed energie nuove”, aggiunge. Per Parisi “la gente non ne può più della politica fatta nelle riunioni e a porte chiuse”. “Dobbiamo fare capire alle persone che non c’è una persona che può trovare soluzioni – prosegue – ma ci sono persone che insieme in modo onesto e legale lavorano per il bene delle comunità. Non si può pensare al partito con una struttura gerarchica”. Poi mirino sul premier. “Quanto succede oggi e’ grave: Renzi invece di occuparsi di governare l’economia del Paese e’ impegnato in campagna elettorale. In questo momento l’Italia non puo’ permettersi una riforma confusa che alimenterebbe ulteriormente un momento di grande confusione. Tutto e’ sospeso in attesa del referendum”.
A Palermo, Parisi è affiancato dal coordinatore azzurro in Sicilia, Gianfranco Micciché. “Non ho paura di Stefano Parisi, io ho molta piu’ paura di rimanere all’undici per cento – dice l’ex ministro -. Preferisco essere mozzo di una nave da guerra e non comandante di una barca, purche’ questa nave sia salda e vada verso la vittoria”. Ha scommesso su Mr. Chili Miccichè, “con Berlusconi per primo”. E si dice “il primo ad essere stanco di una Forza Italia moscia, dove c’e’ qualcuno che grida inutilmente contro Renzi e i grillini e nessuno che costruisca. Ora occorre che si faccia capire qual e’ la nostra idea di futuro. Abbiamo bisogno di una dirigenza credibile”. E ancora: “E’ rimasto ormai poco da rottamare. C’e’ gia’ stato Alfano, ci ha gia’ pensato lui. I nostri consiglieri sono giovani e quasi tutti di prima legislatura. Forza Italia e’ tutta qui, non ci sono spaccature, siamo amici, abbiamo l’intelligenza di capire che senza la vittoria di Forza Italia non si cresce, possiamo vincere se stiamo tutti insieme”. Infine, lancia Stefania Prestigiacomo candidata a governatore in Sicilia: “Sarebbe il candidato migliore”, conclude.