Le forze speciali ucraine stanno stringendo la morsa per isolare i separatisti nelle loro roccaforti di Donetsk e Lugansk, nella parte orientale del paese.Donetsk, che contava un milione di abitanti prima del conflitto, si trova in stato d’assedio e i civili continuano a fuggire. Lo stato maggiore ucraino ha chiesto ai separatisti di rispettare un cessate-il-fuoco temporaneo per permettere ai civili di mettersi al sicuro.La popolazione delle zone separatiste vive nel terrore, come spiega un’infermiera. “Ogni volta che sentiamo sbattere una porta di notte, facciamo un salto nel letto con il cuore in gola”.L’unica soluzione sembra essere la fuga, almeno per chi se lo può permettere, come sottolinea una donna dei sobborghi di Donetsk. “Nella nostra scala c’erano 36 famiglie, le cinque che sono rimaste non sapevano dove andare”. Il clima e lo scenario sono quelli di una guerra che non osa dire il suo nome. “Appena sentiamo un rumore forte, scappiamo in cerca di un riparo. A volte, sentiamo l’annuncio di un altoparlante che ci avverte di rifugiarci in cantina”.Gli scontri complicano anche le ricerche dei resti delle vittime del disastro aereo del 17 luglio, quando un Boeing della Malaysia Airlines è stato abbattuto, con ogni probabilità da un missile. Nella catastrofe, secondo Kiev provocata dai separatisti che però negano ogni addebito, sono rimaste uccise 298 persone.Dopo l’avvio dell’offensiva di Kiev, secondo i dati dell’Onu sono morte oltre 1.100 persone. (Immagini Afp)
[sz-youtube url=”http://youtu.be/JpVAszaxsLE” caption=”Ucraina: le forze di Kiev avanzano contro le roccaforti ribelli” /]