Bastava lo 0-0 all’Italia di Spalletti per qualificarsi agli Europei di Germania 2024 e 0-0 è stato. Una partita nelle mani dell’Italia per tre quarti di match prima di un finale di gara in cui, gli azzurri, sulle gambe per la stanchezza, hanno lasciato campo e occasioni all’Ucraina. Splendida atmosfera a Leverkusen, grande partecipazione sugli spalti dei nostri connazionali. Al 7′ Chiesa calcia alto da ottima posizione, ma in precedenza il pallone era uscito sulla torre di Zaniolo sul secondo palo. Sulla ripartenza giallo pesante per Buongiorno, che perde il duello fisico con Dovbyk.
Al quarto d’ora portieri in evidenza: Donnarumma salva su Sudakov, Intervento più complicato del precedente, ottima la risposta. Un minuto dopo destro da fuori area di Barella, Trubin la vede partire e ci mette i pugni. Al 29′ la migliore chance del match: Chiesa mette Frattesi davanti a Trubin, che incrocia il sinistro ma trova la grande risposta del portiere ucraino. L’Italia mantiene il controllo del gioco. Al 32′ Impressionante lo strappo di Chiesa, pallone in mezzo mancato di niente da Raspadori.
Passano tre minuti e doppia conclusione murata agli azzurri, protagonista sempre Chiesa ad innescare le chance più importanti. IL copione non cambia ad inizio ripresa con l’Italia che mantiene il pallino del gioco. Al 58′ Chiesa si mette in proprio e si accentra all’altezza del vertice dell’area di rigore: destro a giro che finisce fuori. Dall’altra parte su Mudryk attento Di Lorenzo a fermarlo e a ottenere anche una punizione a favore. Ucraina vicino al gol al 65′: Direttamente da rimessa laterale, il Donnarumma sbaglia l’uscita ma si precipita su Mudryk respingendo il suo sinistro a botta sicura. L’Ucraina alza il ritmo. Spalletti opera i cambi: Politano e Cristante dentro: escono l’acciaccato Zaniolo e Jorginho.
L’Italia accusa un calo fisico nel finale e l’Ucraina sale di giri. Chiesa, stremato, sempre protagonista: va sul fondo e cerca Scamacca al centro: deviazione imprecisa, pallone recuperato da Trubi. All’80’ Spalletti lo richiama in panchina sostituito da Kean che cerca di risolvere da solo contro tutta la difesa ucraina ma il suo tiro è ribattuto. Un paio di minuti dopo ci prova Politano, ma il tiro è senza fortuna. Squadre stanche e battaglia in campo. Ultimi minuti con Spalletti che si chiude: esce Politano entrato pochi minuti prima per lasciare il posto a Darmian nei minuti di recupero. Al 93′ protesta l’Ucraina per un contatto in area tra Mudryk e Cristante. L’arbitro lascia correre: che rischio per l’Italia. E’ l’ultima emozione prima del triplice fiscio finale che sancisce lo 0-0. Risultatok che qualifica l’Italia ai prossimi Europei.
Spalletti: “Adesso viene il bello”
“Non era facile e non era scontato niente nel calcio in generale – le parole di Luciano Spalletti al termine del match chiuso 0-0 con l’Ucraina – Noi oggi abbiamo fatto una buona partita perchè nel primo tempo abbiamo avuto molte occasioni per andare a mettere al sicuro il risultato. Poi quando non ci riesci, la partita è diventata più sporca e fisica. Si è messo la gente più fisica ma in quel momento non si gioca più a calcio. L’Ucraina ha fatto vedere di essere una squadra attrezzata e che ci ha dato filo da torcere”. Al termine della partita ha salutato tutti i ragazzi negli spogliatoi: “Non ho preso nessun momento. Non ho nessuna difficoltà perché conosco benissimo queste situazioni. Sono andato dentro a salutare chi era già rientrato, i miei collaboratori, il presidente e tutto l’entourage della Federazione perché eravamo tutti attaccati a questo risultato. Siamo andati a fare quello che dovevamo fare, anche quel momento in cui ci si deve dire ‘Bravi'”. Ora in Germania per giocarsela: “Adesso viene il bello… (ride ndr)”.
Donnarumma: “Siamo dove meritiamo”
Il capitano dell’Italia Gianluigi Donnarumma ha parlato ai microfoni di Rai Sport dopo il pareggio contro l’Ucraina che è valso agli azzurri il passaggio per Germania 2024: “Siamo contentissimi. Siamo dove meritiamo di essere con tutte le difficoltà che abbiamo avuto ma grazie al nuovo mister e allo staff siamo tornati. E’ giusto che siamo lì per portare a casa qualcosa perché andiamo lì da vincitori”. “Tanto orgoglio. Ringraziamo tutti questi tifosi. Ci hanno dato una mano incredibile a difendere negli ultimi minuti che non si può spiegare. Nella sofferenza siamo tutti uniti, si è vista la forza del gruppo e dell’Italia. Ci siamo anche noi”.
Frattesi: “Rigore? Non sembra così netto”
“Sapevamo che, se non fossimo riusciti a fare gol nei primi sessanta minuti sarebbe diventata complicata, ma è normale. Poi loro l’hanno messa sul fisico, sulle palle alte: abbiamo sofferto, ma la partita è stata buona e contava passare il turno”. Parola di Davide Frattesi dopo lo 0-0 che ha permesso all’Italia di qualificarsi per gli Europei. Tentato dallo scavetto a tu per tu col portiere: “Sì, ci ho pensato, ma ricordando la partita di Champions col Benfica mi ricordavo che Trubin usciva sempre in spaccata e ho cercato di mettergliela sotto le gambe, poi l’ho chiusa troppo”. Il contatto fra Cristante e Mudryk vi ha fatto tremare. Sembra rigore: Non sembra così netto. Sembra che non lo tocchi, poi dal campo sinceramente non ho visto praticamente nulla: rivedendo un altro replay sembrava l’avesse toccato, ma se ne vedo un altro non l’ha neanche sfiorato”. Saremo in quarta fascia: “E’ chiaro che prendere squadre alla portata all’inizio è fondamentale. Però siamo l’Italia, siamo campioni in carica e andremo lì cercando di ripetere qualcosa di fantastico”.
Chiesa: “Tanti pensavano al nostro fallimento”
“Ero molto stanco alla fine, ho dato tutto, ma siamo veramente felici per la qualificazione. In tanti pensavano a un nostro possibile fallimento, ma ce l’abbiamo fatta, siamo contenti”. Così Federico Chiesa, esterno della Nazionale, ha parlato a Sky Sport dopo il pareggio per 0-0 tra l’Italia e l’Ucraina a Leverkusen, risultato che è bastato agli azzurri per qualificarsi all’Europeo in Germania del 2024: Alla fine tanta sofferenza: “Era una partita da dentro o fuori, anche se avevamo due risultati su tre per qualificarci. Nel primo tempo potevamo passare in vantaggio, la partita sarebbe stata diversa, ma va bene così”. Nel finale in versione difensore su un contropiede di Mudryk: “Non dovevano fare gol, eravamo messi male ed è partito bene. Lui è un velocista ma ho pensato che lo sono anche io e ho recuperato”.