Ucraina, soldato decapitato: Gruppo Wagner nega responsabilità
Due organizzazioni di Prigozhin all’elenco delle sanzioni Ue
L’ufficio del procuratore generale della Russia ha annunciato che sta controllando un video che mostrerebbe la decapitazione di un soldato ucraino. Lo riporta la procura russa su Telegram. Il tutto quando il proprietario della compagnia di mercenari russi Wagner, Evgeny Prigozhin, nega che la decapitazione sia opera dei suoi mercenari. Mentre il Cremlino ieri ha auspicato verifiche.
Intanto il fondatore del progetto russo per i diritti umani Gulagu.net, Volodymyr Osechkin , ha dichiarato di aver contattato l’ex comandante del primo dipartimento del 4° plotone della 7a squadra d’assalto del Wagner Andriy Medvedev, che attende il suo trasferimento dalla Svezia alla Norvegia, dove ha chiesto asilo politico e protezione nel gennaio 2023. Medvedev avrebbe potuto guardare il terribile video che Osechkin gli ha inviato per l’identificazione e avrebbe ascoltato la registrazione due volte, riconoscendo le voci nel video, e avrebbe anche sostenuto che nella registrazione con il “taglio della testa” e l’omicidio, ci sono mercenari Wagner.
Successivamente, Gulagu.net ha riferito che un’altra fonte di Wagner ha riconosciuto i mercenari nel video e che diversi ex e attuali membri hanno riferito che questo e altri massacri sono stati autorizzati dal comandante della Wagner, Dmytro Utkin “al fine di inasprire le forze armate dell’Ucraina con un trattamento più duro dei prigionieri di guerra e per creare condizioni per i russi tali da avere paura ad arrendersi, se catturati”. Lo riporta Gulag.net. In risposta, Prigozhin ha detto che Medvedev “è rimasto due giorni” nella Wagner e presumibilmente non è riuscito a identificare nessuno. Ha anche affermato che il video non identifica in alcun modo la città di Bakhmut.
Nel frattempo, l’Unione Europea ha aggiunto due organizzazioni di Prigozhin all’elenco delle sanzioni: la stessa Wagner e la pubblicazione online “Federal News Agency”. Quest’ultima fa parte del gruppo mediatico “Patriot”, il cui consiglio di amministrazione è guidato da Prigozhin, ed è impegnato nella propaganda e nel supporto informativo dei “wagneriani”.