Una madre ucraina disperata si accascia a terra quando scopre il cadavere di suo figlio in un tombino dietro a una stazione di servizio distrutta, 15 chilometri a Ovest di Kiev, vicino al villaggio di Buzova. Condivide la fossa con un altro uomo deceduto. “Ieri le persone che hanno ispezionato il territorio di questa stazione di servizio hanno trovato i corpi di due persone in una fossa, abbiamo riconosciuto uno di loro. Sono persone locali di Buzova, ragazzi della difesa territoriale” ha spiegato Taras Didych, capo della comunità di Dmytrivka.
Continuano a emergere orrori mano a mano che le truppe russe si stanno ritirando per concentrare la loro offensiva a Est e a Sud, lasciando una scia di morte e distruzione. “Non è un esercito, è un esercito di predoni, di assassini. Non c’è posto per loro in questo mondo. Non c’è posto per loro come persone. Come è possibile uccidere bambini, persone? Bucha, Irpin, Borodianka. Persone sotto le macerie. È orribile, orribile” dice Lyudmyla Zakabluk, funzionaria del villaggio di Buzova.
Le autorità dell’Ucraina dicono di aver scoperto numerosi corpi di civili uccisi nelle città intorno a Kiev da dove l’esercito russo si è ritirato e accusano Mosca di crimini di guerra. La Russia continua a negare, come per Bucha, e parla di messinscena. Ma sono sempre di più i paesi che chiedono un’indagine approfondita.