L’individuo era stato condotto in tribunale da un convoglio militare e “per ragioni sconosciute ha fatto esplodere un ordigno, a quanto sembra in un bagno”. L’autore dell’attentato “è morto sul posto. Si sarebbe fatto esplodere”, ha poi segnalato su Telegram il ministro dell’Interno ucraino aggiungendo che, durante l’assalto all’edificio, due agenti del Kord (forze speciali della polizia) “sono rimasti feriti”.
Humenyuk era già stato accusato di un attacco terroristico avvenuto nei pressi della Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, il 31 agosto 2015. Nell’attentato morirono 4 militari e rimasero ferite oltre 130 persone per l’esplosione di granate. Secondo quanto ricostruito dai giornali ucraini, l’udienza di Humenyuk era in programma per oggi. Dopo l’incontro, secondo le prime informazioni, ha fatto esplodere ordigni non identificati nella toilette e ha cercato di scappare. Successivamente, si è barricato in una stanza e mentre le forze dell’ordine tentavano l’assalto per arrestarlo, c’è stata un’altra esplosione dopo cui lo stesso Humenyuk è morto e due agenti sono rimasti feriti alle gambe.