A causa dell’esplosione di ieri alla diga di Nova Kakhovka, “si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate trasportata dalla corrente verso il Mar Nero”. Lo ha reso noto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, sul sito della presidenza.
“Non possiamo ancora prevedere quanta parte delle sostanze chimiche, dei fertilizzanti e dei prodotti petroliferi stoccati nelle aree alluvionate finirà nei fiumi e nel mare”, ha commentato Zelensky, ricordando che “è in corso l’evacuazione delle persone dall’area allagata”. “Quasi ottanta insediamenti sono a rischio”, ha aggiunto.