La portavoce del Parlamento europeo, Delphine Colard, ha comunicato su X (ex Twitter) che il rinvio delle decisioni è stato concordato dopo una prima riunione al termine delle audizioni. Questo approccio permetterà di effettuare le valutazioni in modo simultaneo, facilitando una decisione “a pacchetto” su tutti i candidati. Tale strategia mira a prevenire possibili veti incrociati e la “presa in ostaggio” dei vicepresidenti designati da parte di diversi gruppi politici, un problema emerso durante le audizioni precedenti.
Le audizioni, che si sono svolte dal 4 al 12 novembre, hanno visto la partecipazione di 26 commissari designati. I sei vicepresidenti esecutivi, tra cui Raffaele Fitto e Kaja Kallas (nuovo Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune), hanno attirato particolare attenzione, soprattutto per le dinamiche politiche che potrebbero influenzare le loro nomine.Il rinvio delle valutazioni potrebbe comportare un’attesa per le decisioni finali, che dovrebbero essere pubblicate entro il 21 novembre. Non è escluso che alcuni candidati possano essere chiamati a fornire risposte a domande scritte aggiuntive, aumentando ulteriormente la complessità del processo.
Il rinvio delle valutazioni è significativo anche in termini di alleanze politiche all’interno del Parlamento europeo. La recente esperienza con la commissaria designata all’Ambiente, Jessika Roswall, ha evidenziato le tensioni tra i gruppi politici, in particolare tra il Partito Popolare Europeo (PPE) e i socialisti. La strategia di valutazione “a pacchetto” potrebbe quindi rappresentare un tentativo di stabilizzare le relazioni tra i vari gruppi e garantire un processo di approvazione più fluido.In conclusione, il rinvio delle valutazioni dei vicepresidenti designati riflette le sfide politiche attuali all’interno dell’Unione Europea e la necessità di un approccio collaborativo per garantire l’efficacia della nuova Commissione.