La Commissione europea ha aperto una procedura contro Google per “abuso di posizione dominante” nel mercato della telefonia mobile e servizi internet. Lo ha annunciato il commissario europeo per la Concorrenza, Margrethe Verstager, in una conferenza stampa a Bruxelles, confermando le anticipazioni. Google, secondo l’antitrust europeo, “costringe gli operatori che usano il sistema operativo Android a preinstallare una serie di sue applicazioni su tablet e smartphone”, e dunque “i produttori degli apparecchi non sono liberi di scegliere” quali applicazione installare. Inoltre “il gigante di Mountain View impedisce che i produttori usino programmi analoghi e concorrenti”. Per Vestager c’è “evidenza” del fatto che Google “offre incentivi” all’utilizzo delle applicazioni pensate per il sistema operativo Android. La Commissione ha dunque riscontrato “un’infrazione delle norme comunitarie” e ha aperto il contenzioso con la ditta statunitense che ora avrà la possibilità di rispondere ai dubbi sollevati dall’Antitrust comunitario.
GLI SCENARI La difesa e le possibili sanzioni Bruxelles ha formalizzato le accuse dopo dodici mesi di indagini. Con la consegna della “lettera formale di obiezioni” Google potrà ora difendersi dalle accuse, ma se non si dovesse arrivare a un’intesa, il colosso americano potrebbe dover far fronte a una sanzione pari al 10% del fatturato annuale (74,5 miliardi nel 2015). L’indagine non si ferma alle app. Secondo Bruxelles, infatti, Google “sembra aver impedito ai motori di ricerca concorrenti di accedere al mercato attraverso i navigatori mobili e i sistemi concorrenti e ciò implica aver posto dei limiti all’innovazione nel più ampio settore di internet mobile”. “Allo stadio attuale della nostra inchiesta – incalza Vestager – pensiamo che Google privi i consumatori di una scelta più ampia di applicazioni e di servizi mobili e che freni l’innovazione provenienti da altri attori violando le regole di concorrenza europee”.
LA REPLICA “Android è un bene per la concorrenza ed è un bene per i consumatori”. Questa la risposta di Google all’annuncio, da parte dell’Antitrust europeo dell’invio di una comunicazione di addebiti sul sistema operativo per smartphone, per sospetto abuso di posizione dominante. “Android – afferma Kent Walker, capo dei consulenti legali di Google – ha contribuito allo sviluppo di un ecosistema rilevante e, ancora più importante, sostenibile, basato su un software open source e sull’innovazione aperta. Saremo felici di lavorare con la Commissione Europea per dimostrare che Android è un bene per la concorrenza ed è un bene per i consumatori”.