Alfano, Ue pensa pesce spada non ai migranti

L’operazione Mare nostrum “costa un po’ di soldi, come dicono i leghisti ed altri, ma consente di ridurre di molto le morti, anche se quelle degli ultimi giorni dimostrano che c’è ancora tanto da fare”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che in una intervista a Repubblica commenta le immagini girate dai sommozzatori dopo il naufragio del 3 ottobre 2013 nel quale persero la vita, nei pressi di Lampedusa, 366 migranti. A giudizio del premier, tuttavia, “Mare nostrum non può essere solo nostrum, dell’Italia, deve essere invece un’iniziativa europea. A Reggio Calabria mi ha colpito il racconto di un pescatore che ha spiegato come l’Europa imponga le modalità di pesca del pesce spada, entrando nei dettagli e creando problemi. Ecco, un’Europa che ci dice tutto del pesce spada ma che si gira dall’altra parte di fronte ai migranti morti, di sicuro va cambiata. Va resettata e sintonizzata sulle onde dell’umanità”.

Intanto arrivano segnali da Bruxelles. “Capisco la vostra preoccupazione e la vostra amarezza davanti alla scandalosa tragedia delle morti nel Mediterraneo, che si sta trasformando nel piu’ grande cimitero d’Europa. L’operazione Mare Nostrum ha gia’ salvato decine di migliaia di vite, ma l’Italia deve essere aiutata di piu’ dagli altri Paesi”. é uno stralcio della lettera del candidato socialista alla presidenza della Commissione Ue Martin Schulz che arriva in risposta all’appello lanciato mercoledi’ da 47 deputati italiani. “La gestione delle frontiere non e’ un affare di Lampedusa o della guardia costiera italiana: e’ una responsabilita’ europea – scrive Schulz -. L’Europa puo’ e deve fare di piu’ per trarre in salvo gli immigrati che mettono la loro vita nelle mani di criminali senza scrupoli. Vi assicuro che la questione dell’immigrazione sara’ alta sull’agenda del mio programma come Presidente della Commissione. In questo senso e’ benvenuta la vostra idea di una conferenza che analizzi le azioni necessarie a livello europeo per mettere fine a questa situazione, che rappresenta una macchia sui valori fondamentali del nostro Continente”, conclude.