Ue-Tunisia, i cinque “pilastri” dell’accordo di partenariato. E Saied attacca le Ong

Ue-Tunisia, i cinque “pilastri” dell’accordo di partenariato. E Saied attacca le Ong
16 luglio 2023

Il memorandum Ue-Tunisia è “il risultato di un grande lavoro diplomatico che tutti hanno portato avanti con pazienza e lungimiranza. Siamo molto soddisfatti del memorandum firmato oggi. E’ un ulteriore passo importante verso la creazione di un vero partenariato tra Tunisia e Unione europea che possa affrontare in maniera integrata la crisi migratoria e lo sviluppo per entrambe le sponde del Mediterraneo”.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parla dalla Tunisia dove è arrivata per una nuova missione con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il primo ministro olandese Mark Rutte. I tre hanno incontrato nuovamente il presidente Kais Saied dopo la visita dello scorso 11 giugno in cui Bruxelles aveva proposto un pacchetto di aiuti (150 milioni a sostegno del bilancio tunisino e 105 milioni come supporto al controllo delle frontiere) su cui era stato avviato un negoziato. L’obiettivo iniziale era di firmare un memorandum d’intesa entro lo scorso Consiglio europeo del 29 e 30 giugno ma c’è stato uno slittamento.

 

Il presidente tunisino

 

“Il popolo tunisino ha mostrato una piena ospitalità e una generosità illimitata nei confronti dei migranti espulsi dai propri Paesi, mentre molte Ong che dovrebbero assumere il loro ruolo umanitario hanno agito solo attraverso dichiarazioni. Queste dichiarazioni possono proteggere queste vittime dalla fame e dalla sete? Per non parlare delle manovre di diffamazione e fake news con l’obiettivo di danneggiare la Tunisia e il suo popolo”. Lo ha dichiarato il presidente tunisino Kais Saied nelle dichiarazioni a Tunisi.

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I cinque ‘pilistri’

 

Il memorandum d’intesa tra l’Ue e la Tunisia, firmato oggi a Tunisi in occasione della visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, della premier italiana Giorgia Meloni e del primo ministro olandese Mark Rutte riguarda cinque “pilastri”:

1) gli aiuti finanziari per la stabilità macroeconomica;

2) lo sviluppo del commercio e degli investimenti (dove l’Ue è già il primo partner della Tunisia);

3) la transizione energetica, con gli accordi sugli investimenti nell’energia verde in Tunisia e nella fornitura di idrogeno e di elettricità da fonti rinnovabili all’Europa (von der Leyen ha citato in particolare il progetto Elmed di collegamento elettrico sottomarino dalla Tunisia all’Italia in corrente continua, con un investimento Ue di 300 milioni di euro);

4) i “contatti interpersonali”, che includono scambi di studenti come il programma “Erasmus”, l’opportunità per i giovani tunisini di partecipare a programmi di formazione professionale nell’Ue e cooperazione nella ricerca;

5) l’immigrazione, con l’accento posto soprattutto sulla lotta ai trafficanti di esseri umani e sullo sforzo di minimizzare i pericolosi e spesso mortali viaggi via mare dei migranti.

Su quest’ultimo punto, Rutte e Meloni hanno sottolineato che è essenziale acquisire più controllo sull’immigrazione irregolare, infrangere il modello di business dei trafficanti, e Rutte in particolare ha citato anche la necessità di “rafforzare la gestione delle frontiere e migliorare le registrazioni e i rimpatri”. Il partenariato, spiega una nota della Commissione, “sarà attuato attraverso i vari filoni di cooperazione tra l’Unione europea e la Tunisia, seguendo i regolamenti pertinenti e le procedure applicabili”.

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Inoltre, vi sarà un “rafforzamento del dialogo politico e strategico in seno al Consiglio di associazione Ue-Tunisia entro la fine dell’anno”; questo “offrirà un’importante opportunità per rinvigorire i legami politici e istituzionali, con l’obiettivo di affrontare insieme le sfide internazionali comuni e preservare l’ordine basato sulle regole”, spiega la Commissione nella nota, mentre Rutte ha sottolineato che il rilancio del Consiglio di associazione fornirà “un quadro chiaro per costruire la nostra agenda comune su questioni come il commercio e lo stato di diritto.

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