Un alto responsabile dell’Esercito nazionale libico, autoproclamato da Khalifa Haftar, ha dichiarato all’agenzia France Presse che il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte è stato oggi a Bengasi per incontrare il generale. Quest’ultimo è considerato l’uomo forte della zona orientale del Paese nordafricano e uno dei principali protagonisti della crisi in questo teatro, invitato alla conferenza internazionale sulla Libia che si apre domani a Palermo.[irp]
Conte, ha spiegato questo responsabile alla France Presse, è arrivato a Bengasi per discutere con Haftar “gli ultimi sviluppi della conferenza” del capoluogo siciliano. La fonte, che ha richiesto l’anonimato, non ha voluto fornire ulteriori dettagli. Secondo il governo italiano, Haftar ha dato la sua conferma alla partecipazione alla conferenza di Palermo quando è stato ricevuto a Roma a fine ottobre. Ma secondo media libici vicini all’Esercito nazionale, il generale avrebbe in seguito deciso di boicottare questo appuntamento, senza alcuna motivazione ufficiale.
Interpellato dalla France Presse, l’entourage del generale non ha voluto né confermare né smentire questa notizia. Che invece la presidenza del Consiglio italiano ha smentito. Come in occasione del vertice di Parigi, Haftar è stato invitato a sedersi allo stato tavolo con il capo del governo di unità nazionale riconosciuto dalla comunità internazionale, Fayez al Sarraj, il presidente del Parlamento, Aguila Salah, e quello del Consiglio di stato, Khaled al Meshri.[irp]
Anche per il sito libico Al Marsad, The Observatory, che cita una fonte del Comando dell’Esercito nazionale libico, “il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, e’ arrivato a Bengasi per convincere il maresciallo Khalifa Haftar a partecipare alla Conferenza di Palermo per la Libia”. Per il sito libico, il premier italiano e’ atterrato a Bengasi dopo la notizia del forfait di Haftar alla conferenza. Fonti di Palazzo Chigi, invece, smentiscono pero’ la missione del premier in Libia. Al Marsad e’ lo stesso sito che aveva dato la notizia della rinuncia di Haftar a Palermo.