UFFICIALE – “Non può lavorare nessuno”: c’è un giorno dell’anno in cui tutti sono costretti a fermarsi | Pubblicata la sentenza del giudice

1 giorno di ferie obbligate - Ilfogliettone.it (Fonte Pixabay)
In questo Paese europeo si è deciso che in questo giorno non può lavorare proprio nessuno: né uomini, né macchine.
In Germania, la chiusura domenicale dei negozi è una tradizione radicata e sancita dalla Costituzione. Tuttavia, la sua applicazione ai negozi automatizzati ha dato vita a una battaglia legale senza precedenti. La catena di supermercati regionali “Tegut”, che ha introdotto mini-negozi completamente robotizzati, è stata costretta a rispettare il divieto di apertura domenicale, nonostante l’assenza di personale umano. La decisione ha sollevato polemiche e acceso un dibattito sul futuro della vendita al dettaglio.
Tegut ha lanciato circa 40 mini-negozi self-service, ospitati in container di legno prefabbricati e progettati per offrire prodotti essenziali come latte, burro, frutta e test di gravidanza. Questi punti vendita, privi di cassieri e gestiti interamente da sistemi automatizzati, sono stati pensati per fornire un servizio continuo alla clientela. Durante la settimana, un numero limitato di dipendenti si occupa della manutenzione, ma la domenica nessun intervento umano è richiesto.
Nel dicembre scorso, un tribunale amministrativo dell’Assia ha stabilito che anche i negozi automatizzati devono rispettare la “Sonntagsruhe” (riposo domenicale). I giudici hanno affermato che, pur non avendo dipendenti in servizio, i mini-market di Tegut sono classificati come negozi e, quindi, soggetti alle normative sugli orari di apertura. Questa interpretazione ha costretto l’azienda ad adeguarsi alla normativa.
L’iniziativa legale contro Tegut è stata promossa dal sindacato “Verdi”, contrario allo shopping domenicale. Il sindacato sostiene che la liberalizzazione degli orari di apertura potrebbe danneggiare i lavoratori del commercio al dettaglio, già sottoposti a orari flessibili. Secondo “Verdi”, l’introduzione di negozi automatizzati aperti la domenica potrebbe generare pressioni sulle aziende concorrenti, portando a una deregolamentazione del settore.
Le radici religiose del riposo domenicale
Il riposo domenicale in Germania non ha solo una motivazione lavorativa, ma affonda le sue radici nella tradizione cristiana. Fu l’imperatore romano Costantino il Grande, più di 1.700 anni fa, a introdurre il concetto di giorno di riposo settimanale. Successivamente, la Costituzione tedesca ha confermato questo principio nel 1919 e, nel 2009, la Corte costituzionale ha ribadito il divieto di apertura dei negozi la domenica.
Curiosamente, sia la Chiesa cattolica che quella protestante si sono unite ai sindacati nella difesa dello stop domenicale. Per anni, queste organizzazioni hanno guidato campagne per impedire la liberalizzazione degli orari di apertura. A marzo, l’alleanza ha persino invitato i pastori a criticare nei loro sermoni i negozi automatizzati di Tegut, rafforzando il messaggio in difesa del riposo domenicale.

Un dibattito acceso sul futuro del commercio
Mentre la popolazione tedesca diventa sempre meno praticante (solo un cittadino su 20 partecipa alla messa domenicale), il tema del riposo settimanale rimane centrale nel dibattito pubblico. Molti imprenditori sostengono che le regole attuali siano obsolete e penalizzino l’innovazione, mentre sindacati e Chiesa difendono il valore della domenica come momento di pausa per tutti.
La questione sollevata dal caso Tegut potrebbe avere implicazioni a lungo termine per il commercio in Germania. Se da un lato le tecnologie avanzano e cambiano il modo di fare acquisti, dall’altro le tradizioni e le normative cercano di mantenere un equilibrio tra innovazione e tutela dei lavoratori. La decisione dei tribunali ha segnato un punto fermo, ma il dibattito resta aperto.