di Enzo Marino
Il sindaco di Parma ricorda che quando è nato il M5s “eravamo persone libere, critiche, volevamo far entrare le telecamere all’interno dei Consigli comunali per documentare quello che avveniva e adesso siamo quelli dei Direttori, praticamente nominati perché nessuno ha avuto la possibilità di scegliere quali nomi o di candidarsi a ruoli di questo tipo, ratificati dalla Rete con messaggi tipo ‘Questi sono i più belli, come facciamo a non votarli’. Da quelli che volevano aprire i Comuni e il Parlamento siamo diventati quelli delle stanze chiuse. E questo non siamo noi”. Poi l’affondo ai vertici del movimento: “La codardia di non dare una risposta va cercata in questo direttorio che si è schierato e messo dietro il garante. Ma voi non avete un minimo di umanità, responsabilità e dignità per chiamare?”. Un fiume in piena Pizzarotti nel corso di un’affollatissima conferenza stampa. Da Parma, continua a ripetere, “per due anni abbiamo chiesto un incontro nazionale” per poterci confrontare dall’interno. Ma hanno avuto paura che questo potesse “togliere massa critica a Casaleggio”. E per rifarsi sui vertici del Movimento 5 stelle per i “danni d’immagine”. “I temi legali non mi hanno mai appassionato particolarmente – dice ancora Pizzarotti -. Potremmo ovviamente fare ricorso legale per un regolamento che non esiste, potremmo aspettare il nuovo regolamento che ovviamente non potrebbe essere retroattivo, anche se penso che lo applicherebbero nel silenzio. Ma sarebbe una magra consolazione”.
In altri termini, “il discorso del danno d’immagine e del trattamento che ho ricevuto può essere oggetto di una valutazione in questo senso. Però lo valuteremo, vedremo casomani sulla base di quello che diranno”. A seguire il loro sindaco tutti i 18 consiglieri comunali di Parma che “compatti” sostengono Pizzarotti. Spiega il capogruppo Marco Bosi: “Non ci siamo ancora posti il problema del nuovo nome, non è la priorità. Abbiamo lavorato in questi giorni a questa conferenza stampa, che è stata condivisa con consiglieri e attivisti M5s. Quindi la maggioranza è compatta e sosterrà il sindaco, valuteremo in questi giorni come diventerà la denominazione del gruppo attualmente M5s”. Per il deputato Cristian Iannuzzi, ex esponente M5s, ora al Gruppo Misto “è un grande dispiacere, come immagino lo sia per molti attivisti e simpatizzanti del M5S della prima ora, apprendere la decisione di Federico Pizzarotti di abbandonare il MoVimento. Federico rappresenta, per la sua storia e per quanto ha dimostrato come amministratore di Parma, un esempio positivo ed un orgoglio per tanti di noi che si sono spesi, prima a livello locale e poi nazionale, per far decollare il progetto politico M5s”. Poi puntella: “Chissà che il gesto di dignità di Pizzarotti non possa essere un esempio ed uno sprone per altre realtà locali, al fine di far germogliare al di fuori dell’entourage del blog e della Casaleggio, il vecchio spirito del MoVimento 5 Stelle di cui ci siamo innamorati e che oggi sopravvive solo in piccole o medie realtà locali e nei nostri cuori”.