“Occorre che tutte le istituzioni facciano fronte comune per richiamare alle proprie responsabilita’ sociali e industriali la Micron che negli ultimi anni a messo in atto una spietata delocalizzazione ai danni del nostro paese senza un vero contrasto da parte della politica nazionale e regionale”. Lo afferma in una nota il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega alla microelettronica Luca Vecchio in merito allo sciopero di otto ore indetto per domani dai lavoratori di Catania della Micron, che protesteranno in occasione della visita nel capoluogo etneo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per contestare la delocalizzazione e i licenziamenti decisi dalla multinazionale, che ha annunciato un piano di esuberi. “Altresi’ chiediamo al Presidente della Repubblica – continua Vecchio – di occuparsi del territorio siciliano rimasto ai margini dello sviluppo nonostante le eccellenze umane presenti a Catania e che troppe volte sono costrette a rivolgersi all’estero per mancanza di lavoro”. “La St rappresenta per Catania quello che per la Fiat ha rappresentato e rappresenta per Torino. Per questo auspichiamo che il governo nazionale si adoperi concretamente per sostenere il settore della microelettronica che e’ considerato strategico in tutto il mondo tranne che per l’Italia”.