“Ci mancavano pure i cannibali a completare le difficoltà della Polizia Penitenziaria in questo caldo ferragosto a gestire l’ordine e la sicurezza nelle carceri”. Gioacchino Veneziano, coordinatore Regionale Uilpa Penitenziari Sicilia, commenta così l’aggressione di un detenuto extracomunitario trasportato d’urgenza al pronto soccorso per un trattamento di Tso, che inspiegabilmente si è scagliato contro un assistente capo della scorta addetto al trasferimento dall’istituto penitenziario all’ospedale di Siracusa, “prendendolo a morsi, causandogli delle ferite guaribili con otto giorni di prognosi”. “Si arricchisce il bollettino della guerra per la gestione della sicurezza nelle carceri di cui gli unici che soccombono sono i poliziotti penitenziari in front-office – aggiunge – in questi eventi che oramai hanno toccato livelli di quasi quotidianità insopportabile, ma il silenzio del Ministro Orlando e del Capo del Dipartimento Consolo è la prova certificata che i poliziotti penitenziari sono orfani”. “In realtà, – lamenta è chiaro che l’evento critico generato dal detenuto aveva lo scopo di procurarsi una possibile evasione, prontamente sventata dai colleghi, che per evitare siffatti atti purtroppo pagano un prezzo altissimo in termini di danni psicofisici”.