ULTIM’ORA – DEVI ANDARTENE DALLA RAI: mozione di sfiducia e costretto ad andarsene | C’è una ribellione in atto

Mozione sfiducia - (pexels) - IlFogliettone.it

Mozione sfiducia - (pexels) - IlFogliettone.it

Il famosissimo uomo della Rai è stato silurato, i giornalisti non lo vogliono più e dovrà lasciare il suo posto immediatamente

Dopo il rinvio della scorsa settimana, giovedì 6 marzo dovrebbe tenersi la nuova riunione del Consiglio di Amministrazione della Rai. L’attenzione è rivolta alle possibili nomine alle direzioni delle testate giornalistiche, ma non è ancora chiaro se verranno effettivamente discusse. Secondo quanto riportato dall’Ansa, non sembrano esserci segnali di un accordo complessivo che sblocchi anche la votazione sul presidente Rai in Commissione di Vigilanza.

Le ipotesi di una contropartita per il Movimento 5 Stelle, come la guida del Tg3 o dei Day Time in cambio del via libera alla nomina di Simona Agnes, non trovano conferme ufficiali. L’amministratore delegato Giampaolo Rossi sta cercando di trovare un’intesa per portare le nomine all’ordine del giorno, ma il tempo stringe.

Per ora, nell’elenco inviato ai consiglieri non figurano decisioni sulle direzioni di testata. Tuttavia, si vocifera che Rossi stia lavorando per presentare i curricula dei candidati entro l’ultimo termine utile. Il malcontento espresso dall’UsigRai per lo stallo nelle nomine potrebbe spingere l’azienda a prendere almeno decisioni parziali per chiudere alcune situazioni rimaste in sospeso.

Tra le ipotesi più concrete c’è la conferma di alcuni interim già in corso. Pierluca Terzulli potrebbe restare alla guida del Tg3, Roberto Pacchetti alla Tgr e Riccardo Pescante potrebbe assumere la direzione di Rai Sport. Si tratterebbe di nomine conservative che eviterebbero stravolgimenti negli assetti interni e potrebbero calmare, almeno temporaneamente, le tensioni all’interno della Rai.

La sfiducia della redazione di RaiNews24

La spaccatura tra la redazione di RaiNews24 e il suo Direttore, Paolo Petrecca, è ormai definitiva. Il voto di sfiducia, espresso dall’83% dei giornalisti della testata, conferma il clima di tensione che si è instaurato negli ultimi anni. Alla consultazione hanno partecipato 159 giornalisti, con 132 voti contrari alla gestione di Petrecca, 12 a favore, 12 schede bianche e 3 nulle. Il risultato rappresenta una chiara presa di posizione da parte della redazione nei confronti della direzione editoriale attuale.

Il malcontento nei confronti di Petrecca non è un episodio isolato, ma il risultato di una serie di scelte contestate dai giornalisti. Tra le principali motivazioni della sfiducia figurano la foto del Direttore con Matteo Salvini in piena campagna elettorale nel 2022, la condanna per comportamenti antisindacali e la gestione di casi delicati come l’articolo sul figlio di La Russa, modificato senza il consenso dell’autore. Inoltre, la decisione di non dare rilievo a inchieste e notizie di peso, come il caso di Gioventù Nazionale e le recenti Elezioni Francesi, ha contribuito a minare ulteriormente il rapporto tra Petrecca e la redazione.

Paolo Petrecca - (pexels) - IlFogliettone.it
Paolo Petrecca – (pexels) – IlFogliettone.it

Il caso Dalmastro e l’errore giornalistico

L’ultimo episodio che ha aggravato la crisi è stato il titolo errato sulla sentenza riguardante Andrea Dalmastro, sottosegretario alla Giustizia. Per ben tre edizioni, RaiNews24 ha trasmesso un titolo che parlava di assoluzione, mentre in realtà Dalmastro è stato condannato a otto mesi di reclusione e interdetto dai pubblici uffici per un anno per rivelazione di segreto d’ufficio. L’errore ha attirato critiche pesanti, mettendo nuovamente la testata sotto i riflettori per motivi negativi e facendo traboccare il vaso della sfiducia nei confronti di Petrecca.

Il voto espresso dalla redazione apre un interrogativo sul futuro della direzione di RaiNews24. Con un consenso così basso, la posizione di Paolo Petrecca diventa sempre più difficile da sostenere. Resta ora da capire se ci saranno conseguenze concrete da parte dell’azienda o se la frattura tra il Direttore e la redazione si protrarrà ulteriormente, alimentando un clima di tensione all’interno della testata giornalistica.