ULTIM’ORA RAI 1 – Carlo Conti in lacrime: “Il programma chiude” | Cancellato dal palinsesto

Carlo Conti - (video) - IlFogliettone.it

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Una trasmissione che partiva carica di aspettative ma che si è rivelata un vero flop, nonostante il cast d’eccezione.

Dopo il successo riscosso con il Festival di Sanremo, Carlo Conti era tornato in prima serata su Rai Uno con un nuovo progetto dal titolo “Ne vedremo delle belle”. Uno show ideato come una sfida tra soubrette di diverse generazioni – dagli anni ’80 ai 2000 – che si cimentavano in performance di ballo, canto e musical. Le premesse erano intriganti, con l’intenzione di unire spettacolo e competizione, ma il pubblico sembra non aver risposto con lo stesso entusiasmo.

La prima puntata aveva fatto ben sperare: poco più di 3 milioni di spettatori e uno share del 17.6%. Tuttavia, già dalla seconda puntata il programma ha mostrato segni di cedimento, scendendo a 2 milioni e 161 mila telespettatori con il 14.6% di share. Il calo è diventato più evidente con la terza puntata, ferma a poco più di 2 milioni di telespettatori e uno share crollato al 13.03%. Numeri che, nel prime time del sabato sera, sono stati letti come un segnale chiaro di disaffezione da parte del pubblico.

Uno degli elementi che ha certamente influito sul mancato successo dello show è stata la concorrenza diretta di Amici di Maria De Filippi, ormai una garanzia del sabato sera per il pubblico Mediaset. Il talent di Canale 5 ha mantenuto ascolti solidi, rendendo difficile per “Ne vedremo delle belle” imporsi nella stessa fascia oraria. In un contesto televisivo in cui il sabato sera è una vera e propria arena, il programma di Conti non è riuscito a trovare un’identità sufficientemente forte da reggere il confronto.

Il CDA della Rai ha ufficialmente minimizzato la decisione di chiudere anticipatamente lo show, parlando di un esperimento e attribuendo la scelta anche alla concomitanza con la Pasqua. La versione ufficiale è che la finalissima, inizialmente prevista per sabato 19 aprile, è stata anticipata al 12 aprile per evitare una lunga pausa. Tuttavia, le indiscrezioni rivelate da Dagospia raccontano una realtà diversa, fatta di ascolti deludenti e di una decisione maturata per cause strettamente legate ai dati Auditel.

Carlo Conti non si nasconde

Il conduttore ha scelto la via della sincerità, ammettendo che lo show non ha funzionato come si sperava. In un’intervista a LaPresse, ha dichiarato che “non ha senso fermarsi una settimana per poi tornare con un programma che non sta andando bene”. Ha ribadito inoltre che si trattava di un esperimento sin dall’inizio e che era stata presa in considerazione la possibilità di fermarsi alla quarta puntata.

Nonostante l’intento di sperimentare, cosa ormai rara in televisione, “Ne vedremo delle belle” non è riuscito a trovare il giusto equilibrio tra intrattenimento e dinamiche tra le protagoniste. Secondo Conti, è mancato proprio quel “pepe” tra le concorrenti, che doveva essere il motore principale del programma. Le showgirl hanno infatti messo in campo il loro talento, ma il vero spettacolo è rimasto in sordina, rendendo difficile coinvolgere il pubblico.

Ne vedremo delle belle- (video) - IlFogliettone.it
Ne vedremo delle belle- (video) – IlFogliettone.it

La puntata della tensione

L’episodio più discusso è stato sicuramente quello in cui Valeria Marini, presa di mira da alcune critiche, è scoppiata in lacrime. Una scena che ha fatto il giro dei social, ma che non è bastata a risollevare gli ascolti. Anche i retroscena parlano di tensioni interne, con alcune protagoniste desiderose di emergere più delle altre, ma senza riuscire a creare dinamiche realmente avvincenti.

La chiusura anticipata di “Ne vedremo delle belle” è un segnale che la Rai dovrà interpretare con attenzione. Il sabato sera resta una fascia delicata, dove innovazione e tradizione devono trovare un equilibrio efficace. Carlo Conti, pur uscendo da questo progetto con un piccolo passo falso, si conferma comunque una delle figure più coraggiose del panorama televisivo italiano, sempre pronto a mettersi in gioco. E forse è proprio da questi esperimenti che nascono le idee vincenti del futuro.