ULTIM’ORA – “Siamo costretti a bloccare gli autovelox”: Matteo Salvini in guai serissimi | Far-west in Autostrada

Matteo Salvini - (video) - IlFogliettone.it

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I cittadini che hanno presentato i ricorsi per le multe non sanno ancora se dovranno pagarle o riusciranno a farla franca.

Il Governo italiano ha recentemente deciso di sospendere il decreto sugli autovelox, che avrebbe dovuto regolamentare l’omologazione di questi dispositivi e risolvere il problema dei numerosi ricorsi contro le multe per eccesso di velocità. La decisione, presa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) su indicazione del ministro Matteo Salvini, evidenzia la necessità di ulteriori approfondimenti sulla questione.

Il decreto, la cui entrata in vigore era prevista per luglio 2024, avrebbe reso validi tutti gli autovelox installati dall’agosto 2017 in poi. Questo intervento normativo mirava a porre fine ai ricorsi basati sulla mancata omologazione degli strumenti di rilevazione. La misura nasceva in risposta all’ordinanza 10505/2024 della Corte di Cassazione, che ha stabilito la non validità delle multe emesse con dispositivi semplicemente “approvati” e non “omologati”.

Con la sospensione del decreto, la situazione di incertezza si prolunga. Gli automobilisti continueranno a presentare ricorsi avvalendosi della sentenza della Cassazione. Nel frattempo, i Comuni potrebbero ancora utilizzare dispositivi non omologati, aumentando il rischio di ulteriori contenziosi. Gli organi giudiziari, già sovraccarichi, dovranno far fronte a un numero crescente di opposizioni alle sanzioni.

L’Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) aveva accolto positivamente il decreto, considerandolo uno strumento per riportare ordine nel sistema delle multe. Il presidente Giordano Biserni aveva sottolineato come la misura avrebbe impedito l’annullamento delle sanzioni anche in casi di gravi eccessi di velocità. Tuttavia, la sospensione ha lasciato l’associazione delusa e preoccupata per il protrarsi della confusione normativa.

Critiche e contestazioni

Le critiche non si sono fatte attendere. Francesca Ghirra, capogruppo di Avs nella commissione Attività produttive della Camera, ha accusato Salvini di superficialità, soprannominandolo “Fleximan” e denunciando la mancata considerazione delle normative europee in materia di autovelox. Anche il Codacons ha espresso preoccupazione, affermando che la sospensione favorisce l’uso di apparecchi non omologati e moltiplica i ricorsi.

La sicurezza stradale rappresenta una delle principali preoccupazioni. Secondo il Codacons, l’eccesso di velocità è una delle principali cause di incidenti e decessi sulle strade italiane. La mancanza di regole chiare e definitive sui dispositivi di rilevamento della velocità rischia di compromettere ulteriormente la sicurezza e aumentare la pericolosità della rete viaria.

Autovelox - (pexels) - IlFogliettone.it
Autovelox – (pexels) – IlFogliettone.it

Le possibili prospettive

Non è ancora chiaro se il decreto verrà modificato, riscritto o definitivamente archiviato. La sospensione potrebbe tradursi in un ulteriore periodo di consultazioni e valutazioni tecniche. Tuttavia, l’incertezza normativa e il rischio di contenziosi continueranno a gravare su amministrazioni comunali, giudici e automobilisti. La vicenda degli autovelox evidenzia le difficoltà nel bilanciare esigenze di sicurezza stradale e tutela dei diritti degli automobilisti.

La sospensione del decreto rappresenta un passo indietro nella risoluzione di un problema annoso. Nei prossimi mesi, il dibattito sulla regolamentazione di questi dispositivi resterà acceso, con l’auspicio che si arrivi a una soluzione definitiva in grado di garantire sia la legalità delle sanzioni sia la sicurezza sulle strade italiane.