Firenze e Prato si fermano: martedì arriva Papa Francesco, il primo pontefice a tornare in Toscana, 30 anni dopo Wojtyla. Nella città laniera sarà una visita lampo, anche se comunque intensa. Quindi lo spostamento a Firenze, con numerose tappe. Le principali: saluto ai fedeli, con contatto, in piazza San Marco, il convegno Ecclesiale Nazionale in Duomo, il pranzo con i poveri e i senzatetto all’Annunziata, quindi la messa allo Stadio. Al Franchi, sono attese 52 mila persone, la maggior parte delle quali hanno avuto la fortuna di estrarre a sorte il biglietto giusto, nella propria parrocchia. Sul campo da calcio, coperto da una speciale struttura che preserverà l’erba, ci sarà posto anche per circa 1500 disabili. I fili conduttori della presenza di Bergoglio saranno l’uomo e il lavoro. “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” è infatti il tema del quinto Convegno Ecclesiale Nazionale, mentre a Prato, dopo aver saluto la città dal pulpito di Donatello in piazza del Duomo, incontrerà sul sagrato cinquanta persone in rappresentanza delle categorie economiche e delle comunità etniche. Tra di loro, i parenti di alcune delle vittime del rogo del capannone tessile dove persero la vita sette lavoratori di nazionalità cinese. Tra gli altri segni di attenzione agli “ultimi”, il fatto che i detenuti di Sollicciano e i ragazzi in difficoltà di Villa Lorenzi, hanno realizzato rispettivamente l’altare e l’ambone per la Santa Messa allo stadio. Il Papa pranzerà alla mensa di S. Francesco Poverino, all’Annunziata. Il menù della Caritas: ribollita, stufato, purè e dolce. Il Pontefice percorrerà le strade del centro con la papamobile, Alle 14.30, secondo la tabella di marcia, ripartirà in papamobile per lo stadio percorrendo via Calzaiuoli, piazza Signoria, piazza Santa Croce fino ai lungarnbi e a piazza Piave. Intanto, il sindaco Dario Nardella avverte i fiorentini: “non prendete l’auto”.