“In questo modo, i fili ripristinano, mediante trazione le linee del contorno del viso venute a mancare a causa della riduzione della componente di grasso e connettivo della cute del volto”, spiega Alfredo Borriello. chirurgo plastico e responsabile Unità Operativa Chirurgia Plastica Ospedale Pellegrini di Napoli, “il trattamento è ambulatoriale e richiede solo l’anestesia locale nelle zone d’introduzione e uscita del filo. Prima del trattamento, in accordo con la paziente si eseguono i disegni delle aree da trattare. In questi punti verrà introdotto un filo con doppio ago molto sottile”. “Si tratta di un trattamento bridge tra la medicina estetica standard e la chirurgia, soprattutto in quei casi in cui con i soli filler non riusciamo a ripristinare le linee e forme del viso”, continua Borriello. “Questi fili sono nati per il trattamento del viso ma si possono usare in più distretti del corpo come collo seno braccia e glutei. Esistono anche fili di lunghezza maggiore con più coni di trazioni per il trattamento di aree maggiori come appunto cosce e glutei”.
Il riassorbimento avviene tra i 18 e i 24 mesi ma, in considerazione dell’impiego dei fili insieme a filler e botulino, si può pensare a trattamenti di richiamo ad un anno per avere un mantenimento costante dello stato per oltre due anni. La procedura mini-invasiva costa dai 300 ai 600 euro a seduta. “Effetti collaterali non ne sono stati riportati. Non ci sono controindicazioni particolari poiché il materiale è identico ai prodotti utilizzati per comporre i fili di sutura che normalmente si impiegano. Nelle persone che più facilmente vanno incontro a piccoli ematomi, si fa precedere il trattamento con un ciclo di farmaci atti a ridurre il rischio degli stessi al minimo”, conclude il professore.