Cronaca

Un messaggio di pace in una terra di diversità religiosa

L’arrivo di Papa Francesco a Giacarta, Indonesia, ha suscitato un’ondata di entusiasmo e speranza in tutto il Paese, che ospita la più grande popolazione musulmana del mondo, con oltre 242 milioni di abitanti. La storica visita del Pontefice ha trovato un’accoglienza calorosa non solo tra la comunità cattolica, ma anche tra i fedeli di altre religioni, riflettendo lo spirito di unità e rispetto che caratterizza la nazione.

Uno degli aspetti più toccanti di questa visita è stata la reazione dei cittadini musulmani, come Yosepha Anna Charlotte, che ha affermato: “Non è venuto qui solo per i cattolici. Viene per tutti coloro che amano la pace”. Le parole di Yosepha risuonano con forza in un Paese dove la diversità religiosa è una realtà quotidiana e un elemento fondante della coesione sociale. “È come se portasse un messaggio al mondo intero, su come viviamo in Indonesia in così tanta diversità”, ha aggiunto, sottolineando come la presenza del Papa incarni il motto nazionale “Bhinneka Tunggal Ika” – Unità nella Diversità.

L’emozione era palpabile tra i presenti, molti dei quali hanno potuto vedere il Papa da vicino, un’esperienza descritta come “fenomenale” da Pieter, un cattolico locale. “Onestamente, il momento in cui lo vedi così vicino, non riesci a credere ai tuoi occhi. Non puoi credere sia davanti a te”, ha raccontato, esprimendo un sentimento condiviso da molti. Anche chi non è riuscito a ottenere un biglietto per la messa ha trovato un motivo di gioia nel semplice fatto di essere vicino al Pontefice, condividendo l’esperienza con amici e familiari.

Il viaggio di Papa Francesco, che proseguirà in Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore, rappresenta il tour più lungo e più lontano del suo pontificato. La visita di tre giorni a Giacarta è stata in gran parte dedicata al rafforzamento dei legami interreligiosi, un tema cruciale in un Paese dove i cattolici costituiscono meno del tre per cento della popolazione, circa otto milioni di persone, a fronte di un 87% di musulmani.

Parallelamente, il Pontefice ha ribadito il suo fermo rifiuto della guerra come soluzione ai conflitti, in un messaggio inviato ai giovani della Costiera Amalfitana durante l’incontro “Strumenti di Pace”. “La guerra è sempre una sconfitta, una resa vergognosa di fronte alle forze del male”, ha dichiarato, esortando le nuove generazioni a costruire “ponti di amicizia e di solidarietà reciproca”.

Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di compiere ogni giorno un gesto di pace, invitando a pregare “con il cuore per la pace” e a non arrendersi alla disperazione: “Nulla è impossibile a Dio”. Con un invito a sognare una pace giusta e a non dimenticare mai le vittime dei conflitti, il Papa ha concluso con un richiamo alla speranza e alla riconciliazione, elementi fondamentali per costruire un futuro di pace.

La visita di Papa Francesco in Indonesia non è solo un evento storico, ma un potente simbolo di come la diversità religiosa possa essere un punto di forza e non di divisione. Un messaggio che, partendo da Giacarta, risuona in tutto il mondo.

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