Un passo avanti nella prevenzione del diabete di tipo 1 e celiachia

Un passo avanti nella prevenzione del diabete di tipo 1 e celiachia
18 settembre 2024

In Italia, circa 300.000 persone convivono con il diabete di tipo 1, una patologia autoimmune ancora senza cura definitiva. Nel 2021, il tasso di nuovi casi nei bambini è stato di 26,7 ogni 100.000, evidenziando l’urgenza di misure preventive. È in questo contesto che è stato presentato oggi a Roma, presso la Camera dei Deputati, il White paper “Screening pediatrico per il diabete di tipo 1 e la celiachia”. Il documento è stato elaborato in conformità con la legge 130 del 2023, che promuove uno screening pediatrico nazionale per individuare precocemente queste patologie.

Un programma pionieristico

Il programma di screening, approvato all’unanimità dal Parlamento, ha come obiettivo principale la diagnosi precoce di diabete di tipo 1 e celiachia nei bambini, con l’obiettivo di intervenire prima che le malattie si manifestino con sintomi gravi. A sottolineare l’importanza di questa iniziativa è il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, che ha promosso la legge: “Abbiamo riscontrato una partecipazione straordinaria da parte delle famiglie, segno di quanto sia cresciuta la consapevolezza sull’importanza della prevenzione”.

La fase pilota

L’implementazione del programma è stata preceduta da una fase pilota in quattro Regioni: Lombardia, Marche, Campania e Sardegna. I risultati hanno mostrato un’adesione superiore alle aspettative, coinvolgendo oltre 5.000 bambini. Secondo Valentino Cherubini, Presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia, i primi dati sono incoraggianti: “Abbiamo rilevato che lo 0,8% dei bambini ha anticorpi contro le insule pancreatiche, indicatori di rischio per il diabete di tipo 1, mentre il 2,9% è a rischio di sviluppare la celiachia”.

Raccomandazioni e prossimi passi

Il White paper fornisce 16 raccomandazioni per gestire al meglio il programma a livello nazionale. Tra queste, spiccano il coinvolgimento dei pediatri di famiglia e ospedalieri e la creazione di team specialistici nei centri regionali per fornire assistenza integrata ai bambini. “La diagnosi precoce consente di intervenire tempestivamente, prevenendo complicazioni come la chetoacidosi”, ha aggiunto Mulè.

Investimenti e prospettive

Il governo italiano ha destinato 3,8 milioni di euro all’anno per il biennio 2024-2025, con un investimento che si ridurrà a 2,8 milioni di euro dal 2026. Il programma nazionale, che sarà operativo dal 2025, ha già dimostrato il suo potenziale nella fase pilota, offrendo speranza alle famiglie italiane. L’iniziativa italiana, unica al mondo, sta attirando l’attenzione internazionale. Alessandro Crevani, General Manager di Sanofi, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di essere il primo Paese al mondo ad avere una legge che prevede lo screening per il diabete di tipo 1 nei bambini da uno a 17 anni. Questo è un passo cruciale verso la nostra ambizione di trovare una cura per questa malattia”.

Con questo programma, l’Italia si pone all’avanguardia nella lotta contro il diabete di tipo 1 e la celiachia, puntando sulla prevenzione come chiave per migliorare la qualità di vita delle future generazioni.

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