Scienza e Tecnologia

Un robot al nido per preparare i bambini a un futuro tech

Imparare a interagire con i robot fin da piccolissimi in vista di un futuro sempre più tech e digitalizzato. Prepararli prima a quella che potrebbe diventare normalità. È l’idea di un asilo nido di Losanna, il Nanosphere, in Svizzera, che da alcuni mesi ha introdotto in classe Nao, a cui i bambini di tre anni possono fare semplici domande.

Viene definito un “compagno di apprendimento interattivo”. I piccoli lo guardano muoversi incuriositi, tutti seduti intorno. La maestra mette alla prova il robot: “Sono un animale con il collo lungo, chi sono?”; e Nao risponde: “Una giraffa”. “Non credo sostituirà gli educatori – afferma il direttore dell’asilo – piuttosto che ripetere ai bambini ‘dovete mangiare i broccoli caldi’ come vorremmo che facessero, e dopo che l’educatore l’ha ripetuto 25 volte, forse l’aiuto che vedremo da Nao è che, poiché viene detto da qualcun altro e c’è l’effetto sorpresa, i bambini saranno più facilmente portati a mangiare le verdure”.

 

 

“Come sarà il futuro dei bambini? Dovranno lavorare con i robot? Non abbiamo una risposta definitiva, ma molto probabilmente sì. Quindi, dato che siamo in un ambiente di apprendimento, è importante sensibilizzarli abbastanza presto in modo che siano abituati a lavorare con i robot”. Qualche bimbo all’inizio è timoroso, poi però Nao li conquista e con gli occhi grandi spalancati sembra quasi provare emozioni.

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