Un secondo possibile pianeta attorno a Proxima centauri

16 gennaio 2020

Proxima Centauri, la stella più vicina al Sistema solare, ad “appena” 4,2 anni luce dal Sole, potrebbe avere un secondo pianeta in orbita attorno a sé oltre a Proxima b, scoperto nel 2016. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances; la scoperta è stata realizzata da un team internazionale di ricercatori guidati dall’italiano Mario Damasso, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a Torino e Fabio Del Sordo, dell’Università di Creta e dell’Istituto di Astrofisica del FORTH, grazie ai dati raccolti con spettrografi installati in Cile. Nuove osservazioni di Proxima Centauri, nell’arco di circa 17 anni, hanno permesso di rivelare la presenza di Proxima c – così è stato battezzato il nuovo corpo celeste – un possibile nuovo pianeta di piccola massa in orbita a una distanza 1,5 volte maggiore di quella che separa la Terra dal Sole.

Le osservazioni hanno rivelato la presenza di un segnale con periodo di 5,2 anni compatibile con l’esistenza di un pianeta con massa minima circa 6 volte la massa della Terra e con orbita di 1,5 unità astronomiche di raggio (ovvero circa la distanza media tra Marte e Sole). Proxima Centauri è una stella nana rossa circa 8 volte meno massiccia del Sole attorno alla quale nel 2016 è stato scoperto Proxima b, un pianeta probabilmente roccioso in orbita nella fascia di abitabilità. Ora, hanno precisato i ricercatori, i dati dovranno essere approfonditi per confermare la presenza del pianeta ed escludere anomalie magnetiche della stella, anche perché, hanno aggiunto “la posizione della sua orbita non è facilmente spiegabile con i modelli di formazione ed evoluzione planetaria attualmente disponibili e quindi si aprono molte domande su come possa essersi formato poco più di 5 miliardi di anni fa”.

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