Un’altra bufera s’abbatte sui Cinquestelle. Un’altra storia che rischia di dare un’ennesima picconata all’integrità morale del Movimento, tanta decantata dai suoi padri fondatori e ora passata sotto la tutela di Luigi Di Maio, che strada facendo continua a perdere pezzi. Non parliamo né di un altro caso di “rimborsopoli”, né di firme false, né ancora di candidature “fantasma”. Si tratta, invece, di una storia dal sapore pirandelliano e che vede protagonista la neo senatrice pentastellata, Vittoria Bogo Deledda. Galeotto fu l’ultimo servizio televisivo de Le Iene. Un testimone, che è voluto rimanere anonimo, ha raccontato al programma Mediaset che la neo parlamentare, dirigente dei servizi sociali del Comune di Budoni (Sassari), per circa un anno non è andata a lavorare presentando un certificato di malattia per “stress da lavoro”. “Poi dopo un anno si candida al Senato sotto le insegne del MoVimento 5 Stelle. La malattia è sparita! Improvvisamente è guarita!”, ha continuato a raccontare l’intervistato. Poco prima delle consultazioni del 4 marzo, tra l’altro, Vittoria Bogo Deledda sarebbe rientrata in ruolo per mettersi in ferie e iniziare così la campagna elettorale.
C’è già chi lo definisce un “miracolo a 5 stelle”
E c’è già chi lo definisce un “miracolo a 5 stelle”. Di certo, documenti del comune sardo, paesino dove vivono poco più di cinquemila anime, accertano che Deledda risulta in malattia per 243 giorni consecutivi fino al 2 febbraio scorso. La sua candidatura con il M5s risale al 29 gennaio. “Accerteremo tutto”, ha assicurato nei giorni scorsi Luigi Di Maio alla stessa trasmissione televisiva. Nel corso dell’intervista, si sono surriscaldati anche gli animi: il marito della neo senatrice ha aggredito il cameraman de Le Iene. La Deledda, frattanto, ha spiegato di soffrire di “bournout”. E questo, ovviamente, ci dispiace. Tuttavia, non sappiamo se fare il senatore sia stressante. Sappiamo solo che la sindrome da “bournout” è una patologia che fa a pugni con l’attività di parlamentare dato che spesso può interessare chi, per lavoro, deve intrattenere quotidianamente relazioni interpersonali che proprio per un politico sono linfa vitale.
Esplode il popolo del web
Nel bel mezzo della polemica, arriva un post Facebook della stessa senatrice pentastellata con il quale parla di “costruzione di un caso mediatico”. Un brevissimo file audio di venti secondi iniziali di una telefonata con la ‘iena’ Filippo Roma, che la senatrice rimprovera bonariamente per non aver – a suo dire – approfondito abbastanza i fatti. Intanto, esplode il popolo Cinquestelle, e non solo. L’accorata difesa della senatrice sembra non aver convinto la Rete, che non le risparmia commenti al vetriolo e critiche piccate. Scrive tra gli altri Gianni, mestiere infettivologo: “Adesso so come curare i mie pazienti: li faccio candidare dai grillini…meglio di Lourdes”. Ma volano anche insulti, “parassita”, “faccia di cu..”, scrive più di un internauta. E c’è chi s’è appellato al capo Di Maio: “O la senatrice si dimette o col cavolo che voto ancora i 5 stelle”. C’è infine, chi si appella, come il deputato Pd, Michele Anzaldi, al “ministero del Lavoro e Inps affinché avviino un’ispezione”.[irp]