Un tesoro giurassico scoperto nell’Oxfordshire: la più grande traccia di dinosauri del Regno Unito

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In una scoperta di rilievo per la paleontologia, un gruppo di ricercatori britannici ha portato alla luce circa 200 impronte di dinosauri risalenti al Giurassico medio nella cava di Dewars Farm, situata nell’Oxfordshire, Inghilterra meridionale. Questo ritrovamento offre un affascinante scorcio del passato giurassico, rivelando una vera e propria “autostrada dei dinosauri” con tracce di specie sia erbivore che carnivore.

Gli scavi hanno rivelato cinque piste principali, con la più lunga che si estende per oltre 150 metri. Quattro delle piste sono state attribuite ai sauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, come il Cetiosaurus, che poteva raggiungere i 18 metri di lunghezza. La quinta pista appartiene al Megalosaurus, un teropode carnivoro di nove metri, noto per le sue impronte distintive con artigli e tre dita. Questo predatore, descritto per la prima volta nel 1824 da William Buckland, segna un punto di riferimento storico nella scienza dei dinosauri.

La particolarità della scoperta risiede non solo nella vastità del sito, ma anche nel fatto che le piste si incrociano, sollevando domande affascinanti sul comportamento e le interazioni tra queste specie. Il professore di paleobiologia Richard Butler ha sottolineato l’importanza di questo sito, dichiarando alla BBC: “Questo è di gran lunga il più grande sito di impronte di dinosauri in tutto il Regno Unito. In realtà è uno dei più grandi al mondo. È un luogo davvero speciale”.

Le impronte sono state scoperte casualmente da Gary Johnson, un operaio della cava, che ha notato “insolite asperità” mentre rimuoveva l’argilla con il suo veicolo. Questo ha portato a un ampio scavo, coinvolgendo oltre 100 scienziati, volontari e personale della cava che hanno lavorato per una settimana per svelare queste tracce preistoriche.

La professoressa Kirsty Edgar, micropaleontologa dell’Università di Birmingham, ha commentato l’importanza delle tracce: “Le tracce ci danno un momento della vita di quell’animale. Ci dicono che era lì, a differenza di un corpo fossile che può essere spostato. Ci danno un’idea di ciò che stavano facendo. Ma possiamo anche capire quanto erano grandi, a che velocità si muovevano, come interagivano tra loro e con l’ambiente”.

Il sito è stato documentato mediante la cattura di 20.000 immagini con droni aerei, creando modelli 3D dettagliati per la ricerca futura e l’educazione pubblica. La scoperta è particolarmente significativa in quanto coincide con il 200° anniversario della denominazione scientifica dei dinosauri, un evento che aggiunge un ulteriore strato di importanza a questa scoperta proprio nell’Oxfordshire, dove il Megalosaurus fu descritto per la prima volta.

Questo straordinario ritrovamento sarà al centro della nuova mostra “Breaking Ground” al Museo di Storia Naturale dell’Università di Oxford (OUMNH), aperta fino al 29 settembre 2025, offrendo al pubblico un’opportunità unica di esplorare il passato remoto della Terra.