Una nota drag queen di nome Minima Gestè porterà la fiamma olimpica di Parigi 2024 al suo arrivo nella capitale il 14-15 luglio. La sua partecipazione alla cerimonia ha scatenato un’ondata di attacchi omofobici e transfobici oltre a commenti duri veicolati da testate giornalistiche ed esponenti politici di estrema destra, in particolare sui social.
Reazioni e interventi delle autorità
Sulla vicenda mediatica è subito intervenuta la sindaca socialista Anne Hidalgo, all’origine della selezione della drag queen, rivolgendosi formalmente alla giustizia per la valanga di critiche ai suoi danni. Hidalgo ha dichiarato: “Sì sono fiera e Parigi è fiera che una drag queen porti la fiamma, quindi i valori di pace e di umanità”. Il Comune di Parigi ha espresso una “condanna senza riserve” per gli attacchi a Minima Gestè, e “piena solidarietà” all’icona della scena drag queen della capitale, alla quale è stato affidato “un messaggio di amore, di apertura e di uguaglianza”. Ai sensi dell’articolo 40 del Codice di Procedura Penale, Anne Hidalgo ha “denunciato al Procuratore della Repubblica di Parigi i commenti che ritiene possano costituire il reato di insulto pubblico omofobico o transfobico”, secondo l’Hotel de Ville.
Dichiarazioni di Minima Gestè
In un video, Minima Gestè ha dichiarato: “Uno dei messaggi che vorrei trasmettere con questa staffetta è l’orgoglio che porto nella mia comunità, perché dieci anni fa non sarebbe mai stato possibile avere una drag queen che porta la fiamma olimpica”, sottolineando che “la visibilità rimane uno dei pilastri dell’accettazione della comunità LGBTQIA+”. La sindaca Anne Hidalgo ha difeso la partecipazione di Minima Gestè alla cerimonia e ha preso provvedimenti legali contro gli attacchi omofobici e transfobici rivolti alla drag queen.