Fotografia per stabilire durata della vita

9 luglio 2014

Basterà una foto del nostro viso a determinare la lunghezza della nostra vita. La relativa tecnologia avveniristica è dietro l’angolo e, forse in un futuro non molto lontano. Su questo lavorano Jay Olshansky, biostatistico della università dell’Illinois di Chicago e Karl Ricanek, informatico della university of North Carolina.

Tutto parte da uno scanner per il riconoscimento facciale, quello usato, per intenderci, dalle polizie di tutto il mondo per identificare i criminali. I due ricercatori, partendo da questa tecnologia, avrebbero messo a punto una serie di complicati algoritmi che al momento sono in grado di stabilire l’età che si dimostra, ma non quella biologica, grazie, proprio, all’analisi di una fotografia. Lo ‘scarto’ a volte è anche di dieci anni. “Sappiamo che alcune persone tendono a invecchiare più rapidamente di altre – ha spiegato al ‘Washington Post’ Jay Olshansky, il ricercatore che ha avuto l’idea di partenza -. E sappiamo anche che i figli di persone con una senescenza più lenta tendono a vivere più a lungo rispetto ad altre’.

Il sistema che Olshansky e Ricanek stanno mettendo a punto analizza, per il suo lavoro, rughe, macchie scure, linee intorno alla bocca, labbra secche e colorito del viso. A questi si vanno ad aggiungere altri parametri del tipo razza, sesso, livello di istruzione e ‘cattive’ abitudini come il fumare e il bere alcolici. “In generale – ha detto ancora Olshansky – la pelle bianca invecchia prima della nera, e le donne più degli uomini perché hanno una diversa distribuzione del grasso sottocutaneo e dei vasi sanguigni’. Il fumo di sigaretta, poi, incide sulle rughe della bocca, il consumo di alcol altera la pelle del naso, l’esposizione al sole stimola la formazione di macchie e rughe fitte, così come lo stress. A questa particolare invenzione, ancora tutta da mettere a punto ma che analizzerà la prospettiva di vita di un soggetto in base a come il suo viso è invecchiato in quel momento, sarebbero particolarmente interessate le compagnie assicurative. Forse, un domani, per determinare il costo dei nostri ‘premi’ per le assicurazioni sulla vita basterà una fotografia e uno scanner ad altissima risoluzione e allora, non ci sarà maquillage o photoshop che tenga.

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