La sontuosa Turandot di Puccini nella versione di Franco Zeffirelli torna dal 4 agosto fino al 2 settembre all’Arena di Verona. Si tratta di uno degli spettacoli più amati dall’oceanico pubblico areniano, storicamente è l’opera più presente nel millenario Anfiteatro sin dalla sua prima rappresentazione nel 1928, solo due anni dopo la première scaligera. Per quest’anno un cast stellare, nel ruolo della gelida principessa si alterneranno la star soprano russo Anna Netrebko, che sarà anche Aida a luglio, e l’ucraina Oksana Dyka, in una staffetta vocale che conferma lo spirito inclusivo e pacifico dell’arte come più volte sottolineato dalla Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia.
Sul podio si alterneranno invece il Direttore Musicale della stagione ’22 Marco Armiliato, poi Francesco Ivan Ciampa e solo per la recita speciale del 26 agosto si avrà l’icona dell’opera nel mondo, Plàcido Domingo, che è atteso anche per il suo gala straordinario Verdi Opera Night con atti da Macbeth, Don Carlo e Aida in forma scenica. Oltre alle colossali scene disegnate dallo stesso Zeffirelli in omaggio al gusto orientalista coevo alla scrittura dell’opera, Turandot si avvale anche dei meravigliosi costumi onirici del premio Oscar giapponese Emi Wada. E in un certo senso questa Turandot zeffirelliana ha proprio anticipato quel cinema orientale che ha letteralmente affascinato il mondo con la sua estetica di potente impatto visivo che ricostruisce, come vuole il libretto, una Cina che è davvero “ai tempi delle favole”.