Unhcr, 3,7 mln bambini rifugiati non vanno a scuola

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Senza istruzione non c’è futuro, soprattutto se sei un bambino costretto a lasciare la tua casa, il tuo Paese e i tuoi cari per fuggire verso un luogo più sicuro. Nel mondo ci sono circa 3,7 milioni di bambini rifugiati o sfollati che non hanno la possibilità di andare a scuola. E il numero è destinato a crescere, considerando che dal 2011 il numero di persone rifugiate in età scolare sta aumentando costantemente e che solo nel 2014 è cresciuta del 30%. Per accendere i riflettori sull’importanza cruciale dell’istruzione per la sopravvivenza e il futuro di questi bambini, l’Unhcr lancia una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi con l’obiettivo di assicurare, entro il 2018, un’istruzione primaria di qualità a un milione di piccoli rifugiati in 12 Paesi.

La campagna ‘Mettiamocelo in testa. Solo con l’istruzione un bambino rifugiato ricomincia a scrivere la sua vita’, prevede una raccolta fondi al numero 45516 attiva da oggi all’11 dicembre. Ma anche iniziative di sensibilizzazione rivolte agli studenti nelle scuole italiane, grazie alla collaborazione con il Ministero dell’ Istruzione. Per il rappresentante dell’Unhcr in Sud Europa, Stéphane Jacquet, questa tendenza all’aumento costante dei rifugiati in età scolare “si può invertire, ma solo se la comunità internazionale si impegna a garantire opportunità di istruzione a questi bambini”. “Per la sopravvivenza di un bambino – ha detto Carlotta Sami, portavoce del’Unhcr per il Sud Europa – la scuola non è meno importante di una tenda dove dormire, del cibo o delle cure mediche. La scuola infatti è un luogo protetto, che mette al riparo i bambini dalla violenza e dal rischio di subire abusi, o da matrimoni e gravidanze precoci. La scuola salva la vita dei bambini, offre loro le risorse per crearsi un futuro migliore e contribuisce a costruire un mondo senza guerra”. I fondi raccolti andranno a sostenere un progetto avviato nel 2012 dall’Unhcr per dare istruzione ai bambini rifugiati in 12 Paesi, e che nei primi quattro anni ha garantito l’accesso alla scuola a 570 mila bimbi e ha contribuito a costruire e ristrutturare 148 scuole e a reclutare 3.000 insegnanti e formarne oltre 500. Alla campagna hanno aderito numerose personalità del mondo dello spettacolo che hanno prestato il loro volto e la loro voce. Inoltre, il mondo del calcio dedicherà la prima giornata di campionato, il 26 e 27 novembre, all’iniziativa dell’Unhcr.