Unicef, 200 milioni di donne con mutilazioni genitali
Almeno 200 milioni di donne e ragazze che oggi vivono in 30 paesi nel mondo hanno subito Mutilazioni Genitali Femminili (Fgm) – che possono provocare terribili sofferenze fisiche e psicologiche, emorragie, Hiv, infertilità e morte. Secondo gli ultimi dati dell`Unicef, circa due terzi degli uomini, delle donne, dei ragazzi e delle ragazze – nei paesi in cui le Mutilazioni Genitali Femminili (Fgm) sono comuni – dicono di voler porre fine a questa pratica. Nei paesi in cui i dati sono disponibili, il 67% delle ragazze e delle donne e il 63% dei ragazzi e degli uomini sono contrari all`uso di questa pratica nelle loro comunità. I dati mostrano che in molti paesi gli uomini si oppongono alle Fgm molto più duramente rispetto alle donne. In Guinea – il paese con il secondo più alto tasso al mondo – il 38% degli uomini e dei ragazzi sono contro la pratica delle Fgm, rispetto al 21% delle ragazze e delle donne. Lo stesso scenario in Sierra Leone dove il 40% degli uomini e dei ragazzi vuole che la pratica finisca, rispetto al 23% delle ragazze e delle donne. La più grande differenza tra la percezione degli uomini e delle donne sulle Fgm si riscontra in Guinea, dove il 46% degli uomini e dei ragazzi ritiene che le FGM non portino alcun beneficio, rispetto a soltanto il 10% delle donne e delle ragazze. I dati mostrano anche che in oltre la metà dei 15 paesi in cui i dati sono disponibili, almeno 1 ragazza o donna su 3 pensa che le Fgm non porti benefici.
Oltre ad una vasta maggioranza di persone che si oppongono a questa terribile pratica lì dove si concentra, ci sono anche esempi di un crescente slancio e impegno per porre fine alle FGM. Nel 2015, sia in Gambia che in Nigeria sono state adottate leggi nazionali che criminalizzano la pratica delle Fgm. Oltre 1.900 comunità, con una popolazione corrispondente a circa 5 milioni di persone, nei 16 paesi con dati disponibili, hanno presentato pubblicamente dichiarazioni di rinuncia alle Fgm. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile adottati dalle Nazioni Unite a settembre 2015 comprendono anche l`obiettivo di eliminare entro il 2030 tutte le pratiche più terribili come le Mutilazioni Genitali Femminili e i Matrimoni Precoci. La ricerca dell`Unicef rileva anche una possibile connessione tra l`istruzione materna e la probabilità che una figlia possa subire mutilazione/escissione. Tra i 28 paesi con dati disponibili, circa 1 su 5 tra le figlie di donne che non hanno ricevuto un`istruzione è stata sottoposta a Fgm, rispetto ad 1 su 9 tra le figlie di madri che avevano almeno un`istruzione secondaria. L`Unicef e l`Unfpa portano avanti congiuntamente il più grande programma a livello globale per porre fine alle Fgm. Attualmente è sostenuto in 17 paesi, in cui si lavora ad ogni livello nazionale e comunitario.