“Non ho fatto nulla di male – spiega -, non ha a che fare con il partito e la politica. Io sono sempre stata coerente. E’ un contratto previsto per legge. Sono contraria alle adozioni delle coppie omosessuali e lo dico con convinzione, ma da sindaco ho applicato la legge”. Ma Salvini la pensa diversamente, ricordando che i sindaci del Carroccio “delegano ad altri la scelta di applicare una legge sbagliata, una legge che è l’anticamera delle adozioni gay”. “La nostra linea – ribadisce – è che dove c’è adozione gay, utero in affitto, bambino in vendita non c’è la Lega quindi se la sindaca scientemente si è prestata a questo giochino sicuramente ha poco a che fare con la Lega. E’ pieno di dipendenti del comune e gente che si entusiasma per queste cose, potevano occuparsene loro”. Prende le difese di Scardellato invece il segretario di Prc, Paolo Ferrero. “L’oscurantismo della Lega proprio non ha limiti! D’altra parte anche i terroristi dell’Isis fanno dell’omofobia un loro vanto…” sottolinea Ferrero. Ed in solidarietà con il sindaco di Oderzo si schiera anche l’associazione radicale “Certi Diritti”. “Ha fatto il suo dovere. E solo quello”. Quanto al rischio di epurazione evocato dai dirigenti leghisti, Yuri Guaiana, segretario di ‘Certi Diritti’, conclude: “si tratta di una minaccia bella e buona, perfino passibile di querela in quanto finalizzata a impedire a un Sindaco di svolgere il suo dovere di ufficiale di stato civile”.