Uova contaminate, Bruxelles convoca vertice. Olanda ammette errori

Uova contaminate, Bruxelles convoca vertice. Olanda ammette errori
11 agosto 2017

Sono ormai quindici i Paesi dell’Unione Europea in cui sono presenti delle uova contaminate – scoperte anche in Svizzera e Hong Kong – tra questi anche l’Italia, come ha reso noto la Commissione Europea, facendo però degli importanti distinguo. I Paesi in cui è stato “confermato l’utilizzo illegale del prodotto” sono infatti solo quattro, ovvero Olanda, Belgio, Germania e Francia; gli altri – Svezia, Gran Bretagna, Austria, Irlanda, Lussemburgo, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia Danimarca e Italia – “hanno ricevuto delle importazioni provenienti da questi quattro Paesi” (il che non implica necessariamente che siano già stati distribuiti per la vendita). Il commissario alla Salute Vytenis Andriukaitis ha annunciato che la Commissione convocherà una riunione d’emergenza con i Ministri dei Paesi coinvolti, all’indomani dei primi arresti legati alla vicenda effettuati ieri dalla polizia olandese. Dopo le polemiche fra Belgio e Olanda sulle presunte responsabilità dell’Aia nell’aver tenuto nascosta la vicenda per mesi Andriukaitis ha detto all’agenzia Afp che è ora di porre fine alle “recriminazioni e le accuse” tra i vari Paesi coinvolti e passare ad un approccio comune per risolvere l’emergenza.

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E’ necessario “lavorare assieme, con la priorità di gestire la situazione, raccogliere informazioni, concentrarsi sull’analisi del quadro e imparare la lezione”, in modo da poter prevenire casi di questo genere in futuro, ha spiegato il responsabile europeo per il settore Salute. “E’ esattamente quello che ho discusso con i ministri tedesco, belga e olandese questa settimana. Ho proposto di tenere un incontro ad alto livello con i ministri dei Paesi coinvolti e i rappresentanti delle agenzie di controllo della sicurezza alimentare in tutti i Paesi interessati dal problema”, ha spiegato il Commissario. Il vertice verrà convocato “appena avremo a disposizione tutti i fatti rilevanti”, ha concluso Andriukaitis; la data prevista, secondo fonti della Commissione, sarebbe quella del 26 settembre. Il fipronil è un insetticida usato normalmente nei prodotti veterinari per combattere pulci, zecche e pidocchi, ma il suo utilizzo in animali destinati al consumo alimentare è vietato: in grandi quantità può infatti essere “moderatamente pericoloso” per la salute umana, specie per quel che riguarda reni, fegato e tiroide.

OLANDA AMMETTE GLI ERRORI “In ogni crisi vengono commessi degli errori e questa non fa eccezione”: il ministro della Sanità olandese Edith Schippers ha ammesso le responsabilità del governo dell’Aia nello scandalo delle uova contaminate, ma ha respinto ogni accusa di negligenza. “Eravamo consapevoli dell’esistenza di un rapporto che rivelava la presenza di fipronil negli allevamenti già nel novembre del 2016, ma allora non vi era alcuna indicazione che la sostanza potesse trovarsi anche sulle uova” ha spiegato Schippers, sottolineando come non fosse possibile rilasciare alcuna informazione in merito in quanto “era in corso un’inchiesta giudiziaria”. Il governo olandese aveva ammesso ieri che “col senno di poi e sospettando la presenza di friponil sulle uova, si sarebbero dovute adottare delle misure per garantire l’applicazione della legge”; Schippers ha aggiunto da parte sua che “occorrerà analizzare la situazione per accertare se sarebbe stato possibile muoversi più in fretta, e credo che la Commissione Europea dovrebbe essere coinvolta in questo processo”. La Commissione ha infatti annunciato di voler organizzare una riunione a livello ministeriale fra tutti i Paesi coinvolti, allo scopo di “trarre le conclusioni” dalla vicenda: al momento la data prevista è quella del 26 settembre.

POLONIA Le autorità polacche hanno scoperto circa 40mila uova contaminate dal fipronil importate dalla Germania, senza tuttavia che queste siano state distribuite per la vendita: lo ha reso noto l’ispettorato alla Sanità di Varsavia. Le uova saranno “distrutte o restituite al fornitore tedesco”, secondo quanto reso noto dallo stesso Ispettorato. Il fipronil è un insetticida usato normalmente nei prodotti veterinari per combattere pulci, zecche e pidocchi, ma il suo utilizzo in animali destinati al consumo alimentare è vietato: in grandi quantità può infatti essere “moderatamente pericoloso” per la salute umana, specie per quel che riguarda reni, fegato e tiroide.

DANIMARCA Le autorità danesi hanno scoperto altre due tonnellate di uova contaminate dal fipronil, il che porta il totale a 22 tonnellate: lo ha reso noto l’Agenzia alimentare e veterinaria danese. Le uova sono state importate da un’azienda danese e il contenuto di fipronil non sarebbe ad un livello tale da presentare dei rischi, ma tutti i prodotti sono stati richiamati. Giovedì le autorità danesi avevano reso noto di aver scoperto 20 tonnellate di uova sgusciate e bollite importate dal Belgio e contenenti tracce dell’insetticida, vendute soprattutto a dei ristoratori.

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