Usa 2016, con i caucus in Iowa si apre la corsa alla Casa Bianca

Usa 2016, con i caucus in Iowa si apre la corsa alla Casa Bianca
1 febbraio 2016

bandiera americanaOggi 1 febbraio si apre ufficialmente in Iowa la stagione delle primarie e caucus del partito democratico e di quello repubblicano. Una corsa lunga cinque mesi che porterà alla scelta dei delegati che parteciperanno alle due convention del prossimo luglio, dalle quali usciranno i nomi dei due candidati alla presidenza degli Stati Uniti. Secondo sondaggi e stime degli ultimi giorni, tra i repubblicani dovrebbe spuntarla Trump distanziando di oltre cinque ppunti percentuali il senatore texano Ted Cruz. Più incerta la battaglia in campo repubblicano, con Hillary Clinton (46,8%) solo di poco avanti a Bernie Sanders (44,3%).

 

Che cos`è il caucus È un sistema elettorale adottato da alcuni Stati in occasione delle elezioni primarie. Si tratta dell`assemblea chiusa degli attivisti di partito, che scelgono i delegati alla Convention. Nel caso dell’Iowa gli attivisti che andranno nelle 1.681 sedi dello Stato – chiese, scuole, biblioteche – eleggeranno i delegati delle contee, che a loro volta eleggeranno quelli dello Stato e dei distretti che infine nomineranno quelli che andranno alla Convention del partito. Quella dei democratici si svolgerà il 25 luglio a Philadelphia, dove parteciperanno i 4.051 delegati, quella dei repubblicani dal 18 al 21 luglio a Cleveland, nella quale si riuniranno i 2.346 delegati. Trattandosi di elettori molto motivati e politicizzati, questo sistema tende generalmente a favorire i candidati più radicali (differentemente dal sistema delle primarie aperte, che attrae voti più trasversali e indipendenti). L`origine del nome è oggetto di discussione. Secondo alcuni il termine deriverebbe dal greco ‘kaukos’, che significa ‘boccale’, e indicherebbe il fatto che le riunioni così chiamate si svolgevano un tempo nei saloon e nelle bettole. Secondo la maggior parte degli storici, invece, trarrebbe origine dalle riunioni dei capi tribù dei nativi algonchini, così definite nella loro lingua. – I caucus dell`Iowa I caucus dell’Iowa sono l`evento con cui si apre la corsa delle primarie americane. Quest`anno si terranno lunedì 1 febbraio. Ciascuno dei maggiori partiti organizzerà separatamente i caucus (che a differenza delle elezioni primarie sono eventi privati organizzati dai partiti con l’aiuto dei loro volontari), presentando regole differenti tra repubblicani e democratici. Per esempio, nel Grand Old Party si terrà un voto segreto, differentemente da quanto avrà luogo nel partito dell`asino. I repubblicani mettono in palio 30 delegati. I democratici 52. Il sistema di attribuzione in questo Stato è identico per entrambi i partiti ed è quello proporzionale.

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Perché sono così importanti Sono tre i motivi per cui i caucus dell’Iowa sono un appuntamento fondamentale per le primarie. La copertura mediatica: il candidato vincente acquisisce notorietà. Si pensi a due casi: Barack Obama nel 2008 e RickSantorum nel 2012. Entrambi erano dati come nomi di poco conto. E riuscirono a imporsi vincendo proprio i caucus dell’Iowa. I finanziatori: spesso decidono di foraggiare i candidati che vincono i caucus. In considerazione di quest’ultimo fatto, spesso chi ottiene scarse performance in Iowa, viene abbandonato dai finanziatori e costretto ad arrendersi: si veda il caso di Rick Perry e Michele Bachmann nel 2012.

 

I precedenti Per i repubblicani nel 2008 vinse l`ex governatore dell`Arkansas, Mike Huckabee. Nel 2012 invece, l`ex senatore della Pennsylvania, Rick Santorum. Entrambi esponenti della destra religiosa, nessuno dei due arrivò alla nomination. Per i democratici nel 2008 vinse Barack Obama, che avrebbe ottenuto poi la nomination. Secondo Real Clear Politics, Donald Trump sarebbe primo con il 31,4% dei consensi. Seguirebbe il senatore texano, Ted Cruz, al 25,2%. Terzo, il senatore della Florida, Marco Rubio, al 14,4%. Uno scontro a tre. Secondo il New York Times, Rubio punterebbe a indebolire Cruz, per cercare di favorire Trump. Rubio sarebbe convinto che una vittoria di Trump possa aprirgli la possibilità di accattivarsi in futuro le simpatie dei repubblicani spaventati dal miliardario.

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La situazione attuale per i democratici Sul fronte democratico, i sondaggi danno invece un testa a testa serrato: 46,8% per Hillary Clinton, 44,3% per Bernie Sanders.

Dopo mesi di predominio estivo, a partire da settembre l`ex first lady ha iniziato a perdere terreno, subendo sempre di più la concorrenza del rivale socialista. Secondo alcuni sondaggi, Hillary risulterebbe avanti nel voto femminile. Ma Sanders sarebbe forte tra i giovani: proprio quella quota che nel 2008 permise a Obama di vincere nell`Hawkeye State.

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