Usa-Cina, i grandi inquinatori del mondo si impegno a ridurre i gas serra

Usa-Cina, i grandi inquinatori del mondo si impegno a ridurre i gas serra
4 settembre 2016

di Giuseppe Novelli

putin obamaGli Stati Uniti si sono aggiunti alla Cina e hanno annunciato la ratifica dell’accordo di Parigi sul clima, raggiunto a dicembre al termine della COP21. L’annuncio è avvenuto durante un incontro del G20 di Hangzhou, nell’est della Cina, in corso fino a domani. Il presidente Barack Obama e il suo omologo cinese Xi Jinping, alla guida dei due Paesi che più inquinano al mondo, hanno consegnato insieme al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon i documenti per la ratifica di questo trattato, che mira a contenere il riscaldamento climatico. La firma dell’Accordo di Parigi da parte di due colossi come Stati Uniti e Cina non può non accendere gli entusiasmi. Avvicina infatti drasticamente la possibilità che si raggiunga in tempi rapidi il requisito necessario per l’approvazione dell’accordo, ossia l’adesione da parte di 55 Paesi, responsabili complessivamente del 55% delle emissioni. Dopo essersi ‘contesi’ per anni il primato negativo del consumo mondiale di combustibili fossili, insieme Cina e Stati Uniti sono responsabili di oltre il 40% delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra, primo fra tutti l’anidride carbonica (CO2).

Primo consumatore al mondo di carbone, la Cina ha visto una vera e propria impennata del livello delle emissioni di CO2 a partire dai primissimi anni 200, nel pieno del boom economico, tanto che già nel 2002 aveva sorpassato per la prima volta gli Usa nella quantità di emissioni di CO2, raggiungendo ben 7.000 milioni di tonnellate contro le 5.800 degli Stati Uniti. Nel 2009 la Cina continuava a mantenere incontrastata questo ruolo, con emissioni per oltre 7.700 milioni di tonnellate di CO2, pari al 25,4% delle emissioni nel mondo. Gli Stati Uniti erano al secondo posto, con oltre 5.400 milioni di tonnellate, pari al 17,8% delle emissioni mondiali. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si è detto “ottimista” per l’entrata in vigore entro la fine dell’anno dell’accordo di Parigi sul cambiamento climatico, ratificato poco prima da Cina e Stati Uniti ad Hangzhou in Cina. “Avete dato un forte impulso per far entrare in vigore l’accordo. Sono ottimista sul fatto che possiamo arrivarci prima della fine di quest’anno”, ha dichiarato Ban durante un incontro tra il presidente americano Barack Obama e il suo omologo cinese Xi Jinping, alla vigilia del G20 di Hangzhou.

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Insieme, quindi, Cina e Stati Uniti erano responsabili del 43,2% delle emissioni di CO2 nel mondo, seguiti da India (5,3%), Russia (5,2%) e Giappone (3,6%). Cina e Stati Uniti si ritrovano incontrastati anche in cima alla classifica delle emissioni degli altri gas responsabili dell’effetto serra, come metano e protossido d’azoto, legate sia al riscaldamento degli edifici sia alla deforestazione. Secondo i dati dell’Agenzia per l’Informazione sull’Energia degli Stati Uniti (Eia) nel 2005, per esempio, le emissioni di questo tipo da parte della Cina erano pari a oltre 7.200 milioni di tonnellate, equivalenti al 16.4% delle emissioni globali di questo tipo nel mondo. Seguivano gli Stati Uniti, con 6.930 milioni di tonnellate (15.7%), e poi Brasile (6.5%), Indonesia (4.6%), Russia (4.6%), India (4.2%), Giappone (3.1%), Germania (2.3%), Canada (1.8%) e Messico (1.6%). Stati Uniti e Cina, questa volte in un diverso ordine di priorità, sono anche in cima alla classifica storica delle emissioni di gas serra, che parte dalla Rivoluzione industriale. Nel periodo compreso fra il 1850 e il 2007, per esempio, gli Stati Uniti erano al primo posto, con il 28.8% delle emissioni, seguiti dalla Cina (9.0%), Russia (8.0%), Germania (6.9%), Gran Bretagna (5.8%) e Giappone (3.9%).

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