“Dalla Russia 300 milioni ai partiti stranieri in 20 Paesi”

“Dalla Russia 300 milioni ai partiti stranieri in 20 Paesi”
14 settembre 2022

Secondo un report dell’intelligence statunitense la Russia ha trasferito più di 300 milioni di dollari a partiti politici stranieri, funzionari e politici in più di una ventina di Paesi dal 2014 come parte degli sforzi di Mosca per ottenere influenza all’estero. A rivelarlo è stato un alto funzionario dell’amministrazione Biden in una conference call, mentre con una mossa inusuale il Dipartimento di Stato rendeva noto un cable inviato dal segretario di Stato Antony Blinken a numerose ambasciate e consolati Usa all’estero, molti dei quali in Europa, Africa e Asia del sud, manifestando le preoccupazioni americane. Il cable, contrassegnato come “sensibile” ma non classificato, contiene una serie di ‘talking point’ che i diplomatici Usa dovranno sollevare con i governi che li ospitano in merito alla supposta interferenza russa.

Si tratta di informazioni declassificate di un report dell’intelligence Usa, sulla scia di quanto già fatto dalla Casa Bianca per anticipare e smascherare le mosse del Cremlino in Ucraina. Informazioni che sono state condivise con i governi dei Paesi alleati coinvolti. Gli Stati Uniti “considerano queste stime al ribasso e ritengono che la Russia probabilmente abbia trasferito segretamente più fondi di quelli rilevati”, ha affermato un alto funzionario americano in forma anonima. Secondo questo alto funzionario, un ambasciatore russo di stanza in un Paese asiatico non specificato, ad esempio, ha donato milioni di dollari a un candidato presidenziale. “Gli Stati Uniti stanno lavorando duramente per affrontare le nostre debolezze e incoraggiamo altri Paesi a fare lo stesso e unirsi a noi in questo importante sforzo”, ha affermato il funzionario.

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La mossa ha seminato il panico soprattutto in Europa ed è piombata come una possibile ‘September surprise’ alla vigilia delle elezioni legislative italiane, dove parte del dibattito politico verte su sanzioni occidentali e postura verso Vladimir Putin. L’informativa non indica specifici ‘target’ russi e comunque non è la prima volta che l’intelligence Usa denuncia una campagna di influenza a suon di finanziamenti sui partiti nazionalisti, anti europei e di estrema destra che rappresentano circa il 20% del Parlamento europeo. Secondo un articolo apparso nel 2016 sul quotidiano inglese Telegraph, le agenzie di intelligence americane avevano raccolto informazioni che dimostrerebbero come il Cremlino stesse condizionando alcuni partiti politici in Europa. Alla National Intelligence guidata allora da James Clapper, il Congresso americano aveva assegnato l’incarico di controllare i finanziamenti russi degli ultimi 10 anni ai partiti europei, missione tuttora in corso. Anche allora non trapelarono i partiti coinvolti ma nel mirino dei media finirono forze politiche in Francia, Paesi Bassi, Ungheria, Austria, Repubblica Ceca e Italia, con la Lega di Matteo Salvini che all’epoca negò ogni coinvolgimento.

Le reazioni

“Dicono che la Russia abbia finanziato partiti in 20 nazioni, dal 2014, con oltre 300 milioni di dollari. La cosa non mi stupisce, perché c’era una tradizione antica da parte loro– scrive l’ex parlamentare di Fdi Guido Crosetto– però vorrei sapere i nomi, se esistono, di eventuali beneficiati italiani. Perché– incalza– è alto tradimento”.”Dal 2014– denuncia Lia Quartapelle, responsabile Esteri del Partito Democratico– la Russia inquina la democrazia pagando partiti e candidati che ne difendono gli interessi”. E il segretario dem, Enrico Letta, chiede che il governo riferisca sulla vicenda prima del voto, invocando anche l’intervento del Copasir.”Quali partiti italiani hanno preso soldi dalla Russia per condizionare le elezioni? Esistono atti declassificati di cui il governo è a conoscenza? Se sì, li renda pubblici” attacca Angelo Bonelli, dell’Alleanza Verdi e Sinistra.

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“Dicano nomi e cognomi: chi hanno pagato?”. Matteo Salvini, segretario della Lega, risponde così alle notizie basate su informazioni dell’intelligence Usa, secondo cui la Russia avrebbe finanziato partiti di altri paesi con 300 milioni di dollari dal 2014. “Gli unici che hanno preso soldi dalla Russia in passato sono stati i comunisti e qualche quotidiano italiano. Liberi di farlo… Io non ho mai chiesto soldi e non ho mai preso soldi. La Lega querela? Ci credo… L’emergenza di chi è davanti al televisore sono le bollette… Dicano nomi e cognomi: chi hanno pagato? Se la Russia ha pagato il Pd, è giusto che si sappia”, dice Salvini. “L’unico paese straniero che nella mia attività politica mi ha offerto un viaggio tutto pagato e spesato, che poi non feci, furono gli Stati Uniti. Io non ci andai, altri ci andarono pagati dal governo americano, liberi di farlo”.

“È bene fare chiarezza su ciò che può aver influenzato la nostra vita politica. Non si gioca con la democrazia”. Lo scrive su Twitter Debora Serracchiani del Pd. “Il M5S come sempre agisce in piena trasparenza: ci auguriamo venga fatta chiarezza quanto prima e che il Copasir indaghi con il pieno sostegno di tutte le forze parlamentari. Non possiamo inoltre non esprimere una certa preoccupazione per il fatto che la parte finale della campagna elettorale possa essere inquinata da fattori esterni. Ci auguriamo che nessuno pieghi una questione di sicurezza nazionale a biechi interessi politici”. Così il M5S in una nota.

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