“Sarebbe stata una cosa molto difficile dire a uno dei due ‘no'”, ha detto al Wall Street Journal Barry Wynn, uno dei principali finanziatori di Romney nel 2012 e anche di George W. Bush. “Non so cosa avrei fatto. Sarebbe stata una decisione molto difficile”, ha continuato dicendo di voler sostenere Jeb Bush a questo punto. Le parole di Wynn ben descrivono i pensieri di molti altri finanziatori repubblicani, che venerdì hanno tirato il fiato. Altri sostenitori hanno detto che l’uscita di scena di Romney porterà grandi benefici a Bush, anche se molti altri hanno citato anche il nome di Chris Christie, l’attuale governatore repubblicano del New Jersey.
Un recente sondaggio del Wall Street Journal e di Nbc News metteva in luce che Romney sarebbe stato il candidato con più sostegno: il 69% contro il 63% di Jeb Bush e il 43% di Christie. Proprio per quest’ultimo la competizione sarebbe stata molto difficile. Soprattutto perché Romney aveva un gruppo ben definito di donatori dopo la sua campagna contro Obama del 2012. E anche Jeb Bush non se la cava male visto che potrà ereditare quelli di suo padre prima e di suo fratello poi. Ma ci sono degli spiragli per Christie. Ray Washburne, a capo del braccio finanziario del Republican National Committee che sta aiutando nella raccolta di fondi Christie, ha detto che venerdì ha ricevuto diverse telefonate da finanziatori di Romney che a questo punto hanno deciso di appoggiare Christie.
(fonte Afp)