Usa, si insedia il Congresso repubblicano: Obama promette scontri

Si è insediato il 114esimo Congresso degli Stati Uniti dopo le elezioni di metà mandato vinte dai repubblicani, che per la prima volta in otto anni controlleranno entrambe le Camere per il prossimo biennio. La Casa Bianca ha dato il benvenuto al nuovo Congresso, promettendo di fare naufragare due delle priorità dell’opposizione: l’approvazione dell’oleodotto Keystone XL e alcuni cambiamenti non graditi alla sua riforma sanitaria. Il biennio si preannuncia quindi ricco di scontri con il presidente Barack Obama, appena rientrato dalle vacanze alle Hawaii con la famiglia. Il presidente si è congratulato con i leader del Parlamento: John Boehner è stato rieletto speaker della Camera nonostante la rivolta di alcuni repubblicani conservatori e Mitch McConnell è stato ufficialmente nominato leader della maggioranza al Senato. Obama si è detto impaziente di lavorare con loro e il 13 gennaio li ha invitati per discutere l’agenda legislativa del 2015, ma non ha nascosto che ci saranno disaccordi e battaglie feroci.Il primo scontro verterà sull’oleodotto Keystone XL, pensato per trasportare il petrolio estratto dalle sabbie dell’Alberta, in Canada, fino al golfo del Messico. Un veto del presidente è garantito nel caso in cui il Congresso ne approvi la costruzione. Altro tema in discussione è l’Obamacare: il presidente è contrario a ridefinire il termine “occupazione a tempo pieno”, che l’opposizione vorrebbe portare a 40 ore alla settimana dalle attuali 30. Se passasse, una simile modifica ridurrebbe il numero di lavoratori a cui i datori di lavoro devono offrire una copertura sanitaria.

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