Usura a Trapani, confiscati beni per 8 milioni a gioielliere
Il Nucleo di Polizia Tributaria di Trapani ha eseguito un provvedimento di confisca emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani nei confronti di un noto gioielliere della città siciliana. Il provvedimento, che ha disposto la confisca di due gioiellerie (una a Trapani, l’altra a San Vito lo Capo) nonché di otto beni immobili, due autovetture e dei saldi attivi di numerosi conti correnti, per un valore complessivo di circa 8,5 milioni di euro, rappresenta l’epilogo di complesse indagini, svolte dalla Guardia di Finanza di Trapani, che già nel 2015 avevano portato al sequestro degli stessi beni, posseduti in misura sproporzionata rispetto al reddito dichiarato dal commerciante, soggetto ritenuto socialmente pericoloso in ragione della commissione di una vasta serie di reati.
Nello specifico le indagini avevano fatto luce su un’organizzazione, composta da noti gioiellieri trapanesi, responsabile di aver ricettato e riciclato ingenti partite di preziosi di provenienza furtiva e di aver impiegato i proventi di quell’attività per concedere prestiti a tassi usurari nei confronti di numerosi imprenditori in difficoltà.