Alla fine il Senato ha detto “no”. E ha sospeso la proiezione, prevista per il 4 ottobre nella sala Isma del Senato, del documentario “Vaxxed: From Cover up to Catastrophe” (Vaxxed, dall’insabbaimento alla catastrofe), documentario che cerca la relazione fra i vaccini e l’insorgere dell’autismo nei bambini. Il film è basato su uno studio del medico Andrew Wakefield che risale al 1998, e per il quale Wakefield fu radiato dall’ordine dei medici. A organizzare la proiezione, il senatore Bartolomeo Pepe (ex M5S ora Gal) “perché non sono mai troppi gli spunti per fare chiarezza sulla paventata pericolosità dei vaccini”. Immediata l’alzata di scudi da parte della comunità scientifica e delle Istituzioni. Prima fra tutte, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che su twitter ha chiarito: “Quando l’anti-scienza ha lo stesso diritto di tribuna della scienza, non è democrazia ma disinformazione. #antivax è disinformazione!”. Indignata la replica anche da parte dell’Acoi, Associazione Chirurghi ospedalieri Italiani, che per voce del vicepresidente Pierluigi Marini ha definito “grave e pericolosa la divulgazione, per di più in una sede istituzionale, di un film palesemente antiscientifico che cavalca teorie supportate da dati fraudolenti per le quali l`autore è stato radiato dall`ordine dei medici”.
Durissima la reazione dell’Istituto Superiore di Sanità che ha espresso “sconcerto e indignazione” per la “grave iniziativa”, stante il calo rischioso di coperture vaccinali in Italia, avvertendo che i contenuti del film sono “totalmente antiscientifici” e il regista è un medico radiato dall’albo. Quindi la proiezione significa “usare le istituzioni per promuovere menzogne a danno della salute pubblica”. Mentre la Fnomceo-Federazione degli Ordini dei Medici faceva appello al presidente Grasso: “Non comprendiamo perché con tanta superficialità sia stato concesso l`utilizzo di una Sede istituzionale per una manifestazione organizzata su basi non solo antiscientifiche ma anche truffaldine, come dimostrato dalla giurisprudenza inglese”. A metà pomeriggio la decisione di sospendere la proiezione.
