“Stiamo assistendo in questa pandemia a un aumento estremo tra gli adolescenti di tentativi di suicidio, suicidi reali, ideazioni suicidarie, risse, accoltellamenti ed esplosioni di violenza incredibili. I ragazzi soffrono di abbassamenti dell’umore, apatia, forte aggressività e non possiamo più registrare questa situazione come ‘fatti di cronaca’. Dobbiamo dare la possibilità ai nostri giovani di uscire da questo pantano facendo il vaccino contro il Covid, per avere poi la libertà di stare insieme e abbassare la rabbia accumulata. Bisogna dire ai giovani, senza lasciare le cose a metà, che solo quando saranno vaccinati potranno tornare a ballare in discoteca. Perché non dovrebbero andarci? Sarebbe un’altra delle domande senza risposta che creerebbe tanta difficoltà”. È una posizione chiara quella di Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva e direttore dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), interpellato sul tema vaccini, socialità e adolescenti.
E sulla questione ‘bocciature’, lo psicoterapeuta aggiunge: “Ci vuole cautela. Quanta responsabilità è da addebitare alla pandemia e quanta al ragazzo? Se la responsabilità è da addebitare alla pandemia, perché la deve pagare il ragazzo?- chiede ancora Castelbianco- La pandemia ha preso in contropiede tutti, dal docente estremamente abile a far lezione in Dad a quello che non era assolutamente in grado di lavorare a distanza. Il problema è ricaduto su tutti e non possiamo permettere che l’ultimo a pagare il conto sia proprio lo studente. È una riflessione che va fatta – conclude – caso per caso e scuola per scuola”. (Dire)