Varato il rendiconto, ma è scontro in aula

Il parlamento siciliano ha approvato con 49 voti favorevoli e 23 contrari il rendiconto generale del 2013 esitato rapidamente dalla commissione Bilancio dopo le correzioni della Giunta su segnalazione del commissario dello Stato, che aveva bocciato il documento contabili per errori materiali. Si era cosi’ inceppato l’iter della tormentatissima manovra finanziaria ter, ripreso in un clima di scontro. L’Aula e’ ripartita dall’esame dell’articolo 27, che contiene i fondi dell’ex Tabella H, ossia i contributi a una serie di enti e associazioni dalle finalita’ piu’ disparate. Su questa norma, si sono registrate tensioni in Conferenza dei capigruppo. Il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone ha chiesto al governo la soppressione dell’allegato 1 dell’articolo 27, che conteneva stanziamenti per vari enti da 152 milioni in totale e l’approvazione del resto dell’articolo con il ritiro di tutti gli emendamenti. Ma l’orientamneto dell’Aula e’ di farne due articoli separati, con la riscrittura del primo comma. Il presidente della Regione Rosario Crocetta, intervenendo in Aula ha parlato di una tabella H “frantumata” rispetto all’anno precedente, “dov’e’ rimasto poco con i soli fondi per gli istituti di ciechi e per i sordomuti”.

Crocetta ha espresso il suo parere negativo all’idea di bandi per i finanziamenti. “Non si possono fare bandi per queste scuole -ha detto- si tratta di riconoscere una strumentalita’ di questi enti. Il banco alimentare lo stesso. Interrompere la funzionalita’ di questi enti creerebbe grave pregiudizio sociale”, ha sottolineato il governatore. I lavori d’Aula stanno pero’ mettendo in luce la precarieta’ della maggioranza che sostiene Crocetta, maggioranza sempre piu’ “variabile”. Nei giorni scorsi il percorso complessivo della manovra non e’ stato certo incoraggiante: bocciata la norma sui prepensionamenti, le norme sui forestali sono state stralciate a parte i due commi sugli stipendi, il governo ha dovuto riscrivere la copertura finanziaria e per ben sei volte la norma sul contributo di solidarieta’ a carico delle pensioni dei dipendenti regionali. In particolare il presidente della Regione e’ stato contestato dal gruppo della sua creatura politica, il Megafono, che ha contribuito a bocciare la norma sulle partecipate. L’Aula ha infatti dato l’ok anche agli stipendi dei forestali, ma sono state stralciate tutte le altre norme volute dal governatore. In ultimo e’ saltata anche la norma sulla societa’ Interporti e Mercati alimentari di Catania, difesa in Aula da Crocetta, proprio con un emendamento del Pd, a firma Panepinto.