Cultura e Spettacolo

Vasco Rossi dedica “Asilo Republic” a Meloni e incanta i 400mila a San Siro

È stato un tributo inaspettato quello che Vasco Rossi ha riservato alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dal palco di San Siro, durante il suo trentesimo concerto al Meazza. Sulle note di “Asilo Republic”, il rocker di Zocca ha cantato: “E allora vedrete con la polizia che la situazione ritornerà, come prima, più di prima. Giorgia! T’amerò (yeah), Giorgia t’amerò”.

Vasco non si è limitato alle dediche, ma ha parlato direttamente al suo pubblico, esprimendo tutta l’energia e la carica che lo contraddistinguono: “Siamo sempre qui, lucidi e vivi finalmente a Milano! Noi siamo qui questa sera per fare rock, è lo spettacolo più potente dell’universo. È il primo dei magnifici sette: sette volte sette San Siro”. L’entusiasmo della folla ha raggiunto il culmine, con un’ovazione che ha riempito lo stadio. Il concerto, aperto con “Blasco Rossi”, ha subito dimostrato di essere destinato a rimanere nella memoria dei fan. Il palco, con una larghezza di oltre 86 metri e un maxi schermo che avvolgeva anche i lati, ha proiettato immagini spettacolari, tra cui un drago e un cuore pulsante.

“Asilo Republic”, con i suoi temi di potere e controllo, è stata seguita dalla dedica di “Gli Spari Sopra” a “tutti i farabutti che governano questo mondo”. Già sui social, il Komandante aveva avvisato i suoi 400mila spettatori al Meazza che la scaletta di quest’anno sarebbe stata “un po’ più incazzata, più dura perché questo è un periodo molto complicato e molto difficile. Siamo tutti preoccupati. Speriamo vada bene”. Vasco ha sottolineato che, in tempi difficili, anche lo show deve essere “duro e puro, senza sconti per nessuno. Senza sfumature di grigio. Solo bianco e nero”. Il legame tra Vasco e il Meazza è storico e indissolubile: iniziato il 10 luglio 1990 con “Fronte del palco”, ha visto il rocker tornare per più date in ogni tour, fino a raggiungere il record assoluto di sette concerti quest’anno.

I fan, molti dei quali accampati da giorni con tende di fronte allo stadio, altri arrivati da ogni parte d’Italia con figli, fidanzati e amici, sono stati uniti dalla musica. “La musica – ha spiegato Vasco prima dello show – è una benedizione, qualcosa che unisce, una sostanza spirituale che può solo portare gioia e amore in questo momento storico particolarmente duro”. Il concerto di Vasco Rossi a San Siro non è stato solo un evento musicale, ma un’esperienza collettiva di energia, passione e speranza, in un periodo in cui ce n’è più bisogno che mai.

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