Vaticano, Pg Milano pronta a chiedere estradizione Marogna
La manager in Italia risponderebbe anche di autoriciclaggio
La Procura generale di Milano è pronta a chiedere l’estrazione per Cecilia Marogna, la manager sarda arrestata l’altro ieri a Milano su esecuzione di un mandato di cattura internazionale disposto dai magistrati del Vaticano che indagano sul cardinale Giovanni Angelo Becciu. La 39enne è accusata dalle autorità della Santa Sede di appropriazione indebita aggravata. Ma nella sua requisitoria, il sostituto procuratore generale Giulio Benedetti evidenzierà che dalla sua condotta si configura anche il reato di autoriciclaggio, previsto dalla normativa in vigore in Italia, lo stato sovrano dove Marogna è stata arrestata.
Dalle indagini è infatti emerso che la manager avrebbe utilizzato per fini personali il denaro sottratto illecitamente dai fondi della Santa Sede. Spetterà poi ai giudici della Quinta Corte d’Appello di Milano, presieduti da Antonio Nova, stabilire se disporre l’estradizione della manager in Vaticano oppure se respingere la richiesta della autorità della Santa Sede. La sentenza è comunque impugnabile in Cassazione e, in caso di ricorso, non sarà esecutiva prima della pronuncia definitiva dei giudici della Suprema Corte.