Cronaca

Velisti dispersi, ecco area più probabile dove si trova zattera

La zattera di salvataggio dove potrebbero essere saliti i velisti dispersi dal 2 maggio si trova probabilmente in un’area lunga 250 km e larga appena 20 km tra le isole Azzorre a est e Madeira a ovest. E’ la stima, secondo quanto appreso dall’Agi, di due gruppi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR, Istituto di Scienze Marine di Venezia, e il LaMMA, Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale di Firenze), che stanno fornendo il loro contributo per circoscrivere la zona delle ricerche, utilizzando risultati di modelli numerici oceanici. Queste attivita’, in gergo definite di “ricerca e salvataggio” (search and rescue, SAR) sono di difficile realizzazione e risultano tanto piu’ efficaci quanto piu’ prontamente vengono attivate. L’area potenzialmente di interesse per le ricerche aumenta infatti sempre piu’ col passare del tempo. Inoltre, per ricostruire le possibili traiettorie si utilizzano strumenti numerici in grado di fornire una “previsione” del mare, modelli risolti al calcolatore la cui raffinatezza ed efficacia puo’ variare anche sensibilmente da zona a zona. Nel mare Adriatico gia’ esistono strumenti predittivi che considerano completamente l’interazione onde-atmosfera-mare; nell’area dell’Atlantico dove incrocia ora la nave della Marina Militare Alpino, i modelli operativi disponibili sono globali (risoluzione di 10 km) e non completamente “accoppiati” con l’atmosfera.[irp]

I ricercatori hanno elaborato un’immagine dove viene mostrata la ricostruzione delle possibili traiettorie previste per le ore 13:40 UTC (15:40 ore locali Italia) del 9 maggio. Mostra un’area vasta rappresentata da pallini rossi, dove la zattera senza governo e con un moderato effetto “vela” potrebbe essere stata trasportata; un’area verde che rappresenta l’area a maggiore probabilita’ di rinvenimento (quella di 250×20 km), e la traiettoria piu’ probabile (data dalla linea blu). E’ in queste zone che le attivita’ di ricerca potrebbero concentrarsi, secondo gli scienziati. Sono in corso di acquisizione ulteriori specifiche sulla tipologia di zattera, che dovrebbero consentire ai ricercatori di affinare le simulazioni. Il 2 maggio alle ore 15:30 circa l’imbarcazione a vela Bright, durante il viaggio di rientro verso La Spezia dopo una sosta alle Azzorre, aveva lanciato un SOS non ripetuto; Aldo Revello e Antonio Voinea, i due skipper a bordo, si trovavano in quel momento a piu’ di 500 km a est delle isole Azzorre. Sono scattate una serie di attivita’ di ricerca da parte di natanti in zona, del governo Portoghese e della Marina Militare italiana, anche in risposta all’appello dello scrittore Simone Perotti. Sulle base delle evidenze e informazioni raccolte durante le ricerche, non si puo’ ad oggi escludere che l’equipaggio possa essere riuscito a salire a bordo di una zattera di salvataggio; che sarebbe alla deriva in una zona ancora sconosciuta. Per questo e’ di fondamentale importanza circoscrivere quanto piu’ possibile l’area delle ricerche.[irp]

Pubblicato da
redazione