“La feroce vendetta della Guardia Rivoluzionaria e’ iniziata”. Poco prima della mezzanotte italiana, una raffica di missili balistici iraniani si e’ abbattuta su basi militari irachene che ospitano truppe statunitensi, avviando l’operazione ‘Soleimani Martire’, ovvero la rappresaglia iraniana contro Washington per l’uccisione del generale Qassem Soleimani. “L’Iran ha lanciato oltre una dozzina di missili balistici contro militari statunitensi e delle forze di coalizione in Iraq. Hanno colpito almeno due basi militari irachene che ospitano truppe statunitensi, al-Asad ed Erbil”, ha precisato il Pentagono, confermando l’attacco rivendicato dai Pasdaran che hanno minacciato anche Israele e gli altri alleati Usa, intimando agli americani di lasciare la regione. Per ora non risultano vittime tra le forze Nato in Iraq, comprese quelle del contingente italiano a Erbil. L’Iran “non cerca un’escalation o una guerra ma si difendera’ da ogni aggressione”, ha spiegato via Twitter il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif, parlando di una risposta “proporzionata” di legittima difesa in linea con l’articolo 51 della Carta Onu. L’Iran “ha dato uno schiaffo gli Stati Uniti con l’attacco missilistico alle sue basi militari, ma non e’ ancora abbastanza e la presenza corrotta degli Stati Uniti dovrebbe finire” ha detto il leader supremo iraniano, Ali Khamenei.
TRUMP Il presidente Donald Trump ha riunito il consiglio di sicurezza nazionale alla Casa Bianca, anche con il segretario di Stato Mike Pompeo e il ministro della Difesa Mark Esper. Oggi parlera’ alla nazione. “Valutazione delle vittime e dei danni in corso ora. Fin qui tutto bene! Abbiamo di gran lunga l’esercito piu’ potente e ben equipaggiato al mondo”, ha twittato il tycoon. La grande base aerea di al-Asad, nella provincia di Anbar, e’ stata raggiunta da almeno 6 missili mentre un razzo ha colpito Erbil. Secondo informazioni di stampa non confermate, sarebbero stati lanciati missili anche in altre citta’ irachene, compresa Baghdad. L’operazione si e’ conclusa nel giro di un’ora. E’ iniziata all’1:20 di notte, la stessa ora in cui e’ stato ucciso Soleimani, oggi sepolto nella sua citta’ natale, a Kerman. Facendo il verso a Trump, che ha definito il generale “un mostro” ed esultato per la sua morte twittando la bandiera americana, alcuni dirigenti iraniani hanno twittato bandiere di Teheran ed esortato gli Usa ad andarsene dal Medio Oriente. L’attacco ha fatto crollare la Borsa di Tokyo ed impennare le quotazioni di oro e petrolio.
FARNESINA L`Italia segue “con particolare preoccupazione gli ultimi sviluppi in Iraq e condanna l`attacco da parte di Teheran a due basi che ospitano soldati della coalizione. Si tratta di un atto grave che accresce la tensione in un contesto già critico e molto delicato”. Lo si legge in un comunicato della Farnesina. “Il primo pensiero va ai nostri militari impegnati nel Paese, cui esprimiamo vicinanza e gratitudine. Reiteriamo il nostro fermo appello a tutti gli attori perché esercitino moderazione e si astengano da ulteriori reciproche provocazioni. Va invece raddoppiato lo sforzo politico e diplomatico per normalizzare la situazione e ristabilire la sicurezza nell`area. L`opzione militare non può essere in alcun modo accettata. Ulteriore instabilità nella regione avrà conseguenze dirette e di lungo periodo sulla sicurezza su scala globale. Siamo confrontati con minacce comuni e più gravi, a partire dall`estremismo violento e dal terrorismo, che traggono vantaggio da situazioni di tensione per emergere con maggiore forza, costituendo un rischio per noi tutti. L`Italia è pronta, in coordinamento con i partner europei, a sostenere ogni azione che possa favorire il dialogo e il confronto costruttivo nella regione del Golfo”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di maio, secondo il comunicato.