Venerdì la possibile decisione su Spalletti in Nazionale

Venerdì la possibile decisione su Spalletti in Nazionale
Luciano Spalletti e Aurelio De Laurentiis
16 agosto 2023

E’ braccio di ferro tra la Federcalcio e il Napoli. Sul piatto la clausola di 3 milioni inserita nell’accordo per liberare Spalletti dalla panchina dei partenopei e renderlo unnediatamente disponibile per la Nazionale. “E’ una questione di principio, non di vil denaro. Sorprendente che Figc subisca le dimissioni di Mancini” le parole del presidente del Napoli De Laurentiis in un lungo comunicato diffuso nel giorno di Ferragosto. Una clausola che divide anche i giuristi tra coloro i quali sostengano debba essere pagata in quanto Spalletti non può liberarsi dal Napoli se non attraverso il pagamento di questa penale e coloro che sostengono che la Nazionale non è in concorrenza con i club e quindi la penale non va pagata.

Se Luciano Spaletti non dovesse diventare il nuovo ct, entrerebbe in scena Antonio Conte. L`ex ct azzurro è stato già sentito e ha dato la sua disponibilità ma nel caso in cui si dovesse tornare a puntare su di lui, per l’impossibilità di arrivare a Spalletti, a quel punto con l`ex allenatore del Tottenham si dovrebbe trattare per trovare un accordo con un ingaggio intorno ai 6-7 milioni di gran lunga superiore a quello del tecnico toscano. La Federazione si è presa 4 giorni per definire la situazione, questi giorni sono utilizzati per avere dei pareri legali ancora più approfonditi rispetto alla clausola (anche Spalletti sta facendo lo stesso).

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Venerdì quindi verrà fatto un punto definitivo e verrà presa una decisione -anche insieme all`ex allenatore del Napoli- se procedere o meno. Spalletti ha già raggiunto un accordo con la Federazione su tutta la linea. Anche sul numero di collaboratori (3, molti meno del predecessore Mancini) che lo affiancherebbero nell’avventura azzurra. Spalletti è nelle condizioni di firmare comunque un contratto con la Nazionale, salvo poi intraprendere una battaglia giuridica con il Napoli per cercare di dimostrare che l’Italia non è una squadra di club, che non può sussistere il patto di non concorrenza che prevede appunto il pagamento della clausola per liberarsi. Le qualificazioni europee incombono (il 9 settembre la prima sfida con la Macedonia del Nord) e le preconvocazioni devono essere diramate almeno la prossima settimana (il 4 settembre è previsto il raduno a Coverciano).

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