Venezia, Hunziker: violenze sulle donne non hanno giustificazioni

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Donne maltrattate, vittime di violenze soprattutto psicologiche. Di questo si parla nel cortometraggio “L’amore che vorrei”, scritto e diretto da Gabriele Pignotta, e interpretato tra le altre da Michelle Hunziker che lo ha presentato alla Mostra del cinema di Venezia insieme a Giulia Bongiorno, con cui ha creato la Fondazione Doppia Difesa, per dare consulenza e assistenza alle donne vittime di abusi e violenze, e con cui ha già realizzato molti altri corti sul tema. Giulia Bongiorno: “Questo corto consente di individuare cosa può essere una violenza psicologica”.

Attraverso la storia di cinque donne vittime di violenze di varie forme, si vuole far capire quanto sia importante riconoscere questi comportamenti e trovare il coraggio di bloccarli e denunciarli. Michelle Hunziker: “Non c’è giustificazione e motivo per cui uno debba vivere o subìre delle violenze, anche quando sei molto innamorato non ci sono giustificazioni, tutto quello che ci raccontiamo ogni giorno noi donne è sbagliato. L’amore è bello e gioioso”. E’ la prima volta che Michelle oltre a promuovere il corto con la Fondazione, vi recita da attrice. “Uno può avere degli ematomi, dei lividi sul corpo, ma anche quelli nel cuore, che sono anche peggio a volte e rimangono, quindi vanno combattuti, non è giusto che chi ti ama ti offenda e ti maltratti, noi donne dobbiamo imparare ad amarci e chi ci sta vicino se ha un problema deve farsi curare”.